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"Fuoristrada, binocoli e droni per sopravvivere e resistere". Kessler racconta l'associazione EUcraina per sostenere il popolo di Kyiv sotto attacco

L'associazione EUcraina, fondata Giovanni Kessler, Paolo Ghezzi, Michele Nicoletti e Patrizia Zanon, non offre solo strumenti di protezione e per la resistenza, ma vuole contribuire anche facendo divulgazione e informazione. Kessler: "Cerchiamo mezzi di trasporto inutilizzati e droni anche di seconda mano, strumenti che ora possono salvare vite. Collaboriamo con la società civile e gli attivisti del posto"

Pubblicato il - 08 maggio 2022 - 00:03

TRENTO. "EUcraina vuole dare un sostegno alla 'resistenza del popolo', aiutando direttamente in Ucraina". Così Giovanni Kessler, introduce l'associazione fondata soltanto un mese fa insieme a Paolo GhezziMichele Nicoletti e Patrizia Zanon, intervistato da Il Dolomiti. "Ci siamo attivati per portare strumenti per muoversi, fuoristrada, per vedere, binocoli e visori notturni, droni con telecamera e strumenti di comunicazione come radio ricetrasmittenti. Vogliamo coprire quella parte di materiale mancante, che non siano soltanto alimentari e medicinali", aggiunge. 

 

L'obiettivo di questa associazione sarebbe quello di andare oltre la raccolta alimentare e di indumenti, per offrire "materiale per sopravvivere e resistere, ma anche per contribuire al dibattito italiano, riportando la dimensione reale e umana della situazione in Ucraina". Lo scopo sarà quindi anche divulgativo e informativo

"Aiutiamo le persone portando quello che serve per resistere sul posto - spiega Kessler - strumenti di protezione, occhiali anti scheggia e lacci emostatici. Per finanziarci noi puntiamo sulla generosità della gente". EUcraina lancia un appello alla solidarietà della comunità trentina, "per contribuire anche con mezzi di trasporto inutilizzati e droni anche di seconda mano. In questo momento sono tutti strumenti preziosissimi che possono salvare vite". 

 

Ghezzi e Kessler sono infatti tornati da poco dal loro viaggio a Kyiv, raccontato nei loro reportage, su Il Dolomiti (Qui l'articolo), proprio per iniziare a portare i primi carichi. 

 

"Da ex direttore dell'ufficio europeo anti-frode (Olaf) in Commissione europea, - prosegue - ho lavorato molto in Ucraina negli ultimi dieci anni. Essendo ancora oggi nel board di due associazioni ucraine Antac e Nako, sempre nell'ambito della sezione anticorruzione, avevo già contatti con la società civile e gli attivisti del posto. E' stato naturale per me volerle sostenere". 

Sono moltissimi gli attivisti sul posto che hanno deciso di prendere parte attiva alla resistenza, applicando le loro capacità e partecipando alla difesa del paese, nella forma e nella misura in cui ognuno di loro può contribuire: "Da chi cerca di entrare nei social russi per informare e creare un'opinione pubblica diversa da quella voluta da Putin, a chi invece si occupa dei feriti e va a fare pattugliamenti. Tanti volontari uniti per una 'resistenza di popolo'".

 

La maggior parte dei volontari con cui EUcraina sta collaborando, "era già scesa in piazza per l'Europa, prendendo parte all'Euromaidan". In questi anni l'Ucraina "ha fatto grandi passi per la costruzione di un paese unito - conclude Kessler - la prospettiva europea aveva indirizzato il paese verso un percorso di impegno sotto il profilo di diritti umani e anticorruzione. Per quanto ci sia ancora da lavorare, erano sulla buona strada". 

 

Per sostenere economicamente l'associazione EUcraina, attraverso una donazione, l'Iban è il seguente IT48W0306909606100000187204. Per ulteriori informazioni, contattare l'indirizzo e-mail contact@eucraina.eu

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