Festival dello sport, il primo bilancio di Gazzetta è positivo: ''Che risposta da Trento. E nessun atleta è stato pagato''
Il direttore scientifico Gianni Valenti esprime grande soddisfazione per la "prima" della kermesse. Anche Trentino Marketing, Comune e Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi promuovono città e evento: "Non è solo un'operazione mediatica"
TRENTO. "E' una prima edizione e quindi non potevamo sapere a priori il punto di arrivo, ma ora possiamo dire che siamo andati oltre ogni aspettativa", queste le parole di Gianni Valenti, vice direttore di Gazzetta e direttore scientifico del Festival dello sport.
"Siamo felici di aver organizzato il Festival dello Sport - commenta Urbano Cairo, presidente di Rcs - è stata una magnifica festa di popolo, con centinaia di momenti appassionanti, tutti gratuiti, straordinariamente partecipati. L’idea chiave di questo successo è quella di portare direttamente alle persone le grandi emozioni dello sport. Un’impresa che è riuscita per l'impegno di tante realtà".
Tra i primi dati del Festival dello sport, ecco quello relativo ai giornalisti: sono 527 quelli accreditati, 19 dei quali stranieri e 327 della stampa nazionale. Un centinaio i comunicati inviati e oltre 300 service tra foto e video.
Insomma, buona la prima per la kermesse targata Gazzetta e Trentino, Provincia e Comune, Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi che stima 50 mila presenze tra i vari eventi, senza contare le migliaia e migliaia di persone che hanno riempito la città. Serpeggia un primissimo bilancio positivo per gli organizzatori, le sensazioni sono buone. "Siamo riusciti a creare un palinsesto per tutti i gusti - prosegue Valenti - tantissimi eventi e molta partecipazione: la città è riuscita a rispondere alla grande. Tutti appuntamenti di livello elevato e almeno tre incontri di caratura e respiro internazionale: i grandi maestri Arrigo Sacchi, Carlo Ancelotti e Pep Guardiola, Steve Nash e l'Inter del triplete".
Le code non sono mancate per assistere live ai personaggi, il meglio dello sport si è dato appuntamento a Trento per raccontarsi tra uomo, carriera e aneddoti, lungo il filo-conduttore del record, un primato costruito intorno a fatica, sacrificio e abnegazione. "Tra gli obiettivi - dice il vice direttore - quello di incamerare la cultura sportiva e allargare quei valori alla base dello sport nella vita quotidiana. Un messaggio valido per tutti i lavori".
E arriva anche la puntualizzazione che nessun atleta è stato pagato per raggiungere il capoluogo. "Non hanno ricevuto nessun ingaggio o gettone - evidenzia Valenti - non avrebbe senso pagare gli sportivi. Sono arrivati a Trento perché hanno fiducia in Gazzetta, perché hanno riconosciuto la bontà del progetto e tanti poi conoscono il Trentino tra eventi e raduni federali".
Un Festival che si è articolato tra incontri e interviste, workshop e spettacoli, camp e innovazione. "E' un anno che lavoriamo intorno alla proposta di questo grande evento - spiega il direttore scientifico - unico nel suo genere a livello europeo: non esiste un'esperienza simile e quindi ci siamo trovati a inventare un concept nuovo che può rappresentare un ramo futuro nell'editoria. Prima ci siamo concentrati sui cardini, poi abbiamo lavorato agli appuntamenti collaterali tra spazi indoor e outdoor, cinema, libri e tecnologia".
La certezza è quella di poter assistere anche alle prossime due edizioni. Una città che è riuscita ad accettare anche questa sfida con grande entusiasmo e che è sembrata piccola dal punto di vista logistico. Un Festival che avrebbe successo in qualunque piazza italiana.
"Abbiamo scelto Trento - dice Valenti - per l'affidabilità e l'esperienza in questo settore dei partner istituzionali, quali Provincia e Trentino. Ma questa città può vantare due società di primissimo piano tra volley e basket, senza dimenticare che è sempre sul podio nell'indice di sportività de IlSole24Ore. Inoltre avevamo in mente un Festival da scoprire a piedi: ambiente e sostenibilità sono valori da promuovere, anche attraverso questi eventi".
Ora è tempo di rifiatare per oliare la macchina in vista della seconda edizione. "Provincia e Trentino - spiega Maurizio Rossini, amministratore unico di Trentino Marketing - posseggono i diritti al 50% e abbiamo trovato un accordo per tre anni in questo format, poi si faranno le valutazioni e si deciderà se proseguire in questo matrimonio. Intanto possiamo essere soddisfatti di questo avvio e non posso che ringraziare tutti. E' ancora presto per il titolo dell'anno prossimo e dovremo ragionare sulle strutture, anche le piazze possono diventare teatro e palcoscenico degli eventi".
Promossi anche i camp. "Bellissimo - riconosce Rossini - vedere l'entusiasmo dei visitatori e le piazze vissute in questo modo. Dall'arrampicata al basket, dall'atletica allo skiroll, dal ciclismo a scherma e volley, colori e emozioni, ma soprattutto tanta partecipazione".
Parla di scommessa vinta anche l'Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, in prima linea in questa macchina organizzativa. "La città - spiega la direttrice Elda Verones - dimostra ancora una volta di saper fare le cose in grande. Nulla è impossibile per l'intraprendenza di istituzioni e aziende private. Le ricadute in termini di immagine e indotto tra hotel della città praticamente sold out e esercizi commerciali sono tangibili: i grandi eventi non sono più solo operazioni mediatiche".
Un binomio ormai assodato tra sport e cultura. "Nonostante la chiara connotazione sportiva - conclude Verones - le sinergie permettono di trovare la valenza culturale. Un grande successo anche i camp, dove i cittadini hanno potuto scoprire numerosi sport in location d'eccezione come le piazze cittadine. Mi sento in dovere di ringraziare di cuore tutte le istituzioni e le forze dell’ordine, i partner, i numerosi collaboratori e volontari per la riuscita di questa manifestazione".
Trapela soddisfazione anche in sede di amministrazione comunale. L'assessore Roberto Stanchina si affida ai social.