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Dagli scatti di Dino Panato ai caschi di Valentino Rossi, le mostre del Festival dello Sport

Sono tre le mostre allestite tra palazzo della Provincia, palazzo Geremia e palazzo delle Albere. Da Aldo Drudi a Dino Panato, ma anche il rapporto donne e sport in Trentino

Di Luca Andreazza - 01 ottobre 2018 - 16:37

TRENTO. Ancora dieci giorni e Trento si trasforma nella capitale dello sport. Tanti i grandi protagonisti che si incrociano nel capoluogo, tantissime figure di altissimi livello pronte a raccontare la propria storia sospesi tra il personaggio, la carriera e il vissuto.

 

Il tema di questa prima edizione è il "Record", il sogno di ogni campione e di qualsiasi squadra per lasciare un'impronta indelebile nella storia e diventare il migliore di tutti. E non importa quanto duri il primato, si entra a far parte in modo definitivo di una élite senza tempo. 

Il record è gloria, fama, gioia. Ma anche tensione, pressione psicologica e grande responsabilità. Deve essere pulito, conquistato solo per l’intensità del duro allenamento, senza l’uso di sostanze proibite perché altrimenti sarebbe un tradimento. L’atleta o il gruppo che riesce a raggiungere questo risultato diventa un’icona e questo comporta l’obbligo di dare l’esempio, soprattutto alle giovani generazioni.

 

Non solo grandi interviste e incontri, il cartellone del Festival dello Sport è davvero ricco, ricchissimo. Tre le mostre che si articolano tra palazzo delle Albere, palazzo Geremia e palazzo della Provincia.

 

Si inizia venerdì 5 ottobre con "Grandi campioni e record negli 'scatti' di Dino Panato". Per ricordare il grande fotografo trentino ecco un percorso tra le immagini più significative nella carriera di Panato, dal record dell'ora di Francesco Moser ai successi olimpici di Usain Bolt, ma anche alcune istantanee dedicate alla bellezza e all'intensità di sport quali calcio, rugby e ciclismo.


A palazzo Geremia dal 10 ottobre l'attenzione si sposta al rapporto donne e sport in Trentino con "#shemoves #sheplays": la mostra narra, attraverso foto e testi, il percorso compiuto in ambito sportivo delle donne trentine.

 

La storia dello sport trentino dalla sua nascita tra XIX e XX secolo a oggi attraverso un processo culturale di emancipazione e socializzazione, una risposta alla volontà e all'urgenza delle donne di vivere da protagoniste anche questo campo della società.

 

Entrambe le mostre sono visitabili dalle 9 alle 18 fino al 14 ottobre. Da giovedì 11 spazio invece a "Drudi performance, livree da corsa", un viaggio nei 40 anni di attività dell'artista che disegnato le grafiche per i grandi piloti, compreso Valentino Rossi.

 

Il nome di Aldo Druidi è quello tra i più conosciuti tra gli appassionati di moto e motomondiale. Il designer romagnolo è tra i creatori delle grafiche dei caschi di tanti piloti che corrono il mondiale e in oltre 40 anni di attività ha disegnato quelli di alcuni tra i più grandi interpreti del mondo delle corse.

 

Qui a Trento sarà esposta una parte importante della mostra "I colori del motomondiale" esposta per la prima volta a Milano in maggio, particolare attenzione per i caschi di Valentino Rossi, oltre alle livree e alle tute speciali con le quali la Yamaha ha corso in questi anni. La mostra segue gli orari 10-18 fino a domenica 21 ottobre.

 

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