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Trento è la provincia più innovativa d'Italia per startup e piccole medie imprese

Presentato oggi a Milano il Rapporto Cerved sulle Pmi. Trento è prima per presenza relativa di startup innovative e seconda per piccole e medie imprese innovative (per questa voce la batte solo Torino). Per lo studio l'ecosistema perfetto si crea per le starup quando vicino c'è un'università

Pubblicato il - 15 novembre 2016 - 18:11

TRENTO. Trento è la provincia più innovativa d'Italia grazie all'altissima presenza di startup e alla capacità innovativa delle sue piccole e medie imprese. A dirlo l'edizione 2016 del Rapporto Cerved Pmi (la pubblicazione annuale dedicata all'analisi dello stato di salute economico-finanziaria delle società italiane che rientrano nella definizione europea di Piccole e Medie Imprese). Una parte del rapporto era interamente dedicata al grado di innovazione delle imprese italiane ed ecco, in questo campo, spiccare il capoluogo trentino su tutte le altre città della Penisola. Trento è prima per presenza relativa di startup innovative (2,3) e seconda per Piccole e medie imprese innovative (0,9) in un indice che misura il grado di specializzazione delle province, confrontando la percentuale di imprese innovative rispetto a quella italiana.

 

In questa speciale classifica, il capoluogo trentino viene ancora una volta definito la "Silicon Valley italiana". La seguono Trieste, Ancona e Pordenone, con indici più elevati per le startup. Torino invece presenta l'indice più alto per le Pmi (0,93) e il settimo per le startup. In generale, per lo studio, l'ambiente diventa ideale per una start up quando nelle vicinanza c'è un'università. E allora ecco che la "ricetta" rispecchia perfettamente quanto accade in Trentino.

 

La geografia dell'innovazione, prosegue lo studio, segue poi la dorsale adriatica, simile alla distribuzione dei distretti. In ritardo il Mezzogiorno, con poche e isolate eccezioni, tra tutte Cagliari. Complessivamente, le oltre 12 mila startup innovative iscritte e non iscritte individuate dal Cerved muovono un giro d'affari di circa 2 miliardi di euro e impiegano 24 mila addetti. Le piccole e medie imprese innovative sono un terzo, circa 4 mila, ma producono 24 miliardi di euro di ricavi e impiegano 126 mila addetti. Complessivamente il maggior numero di startup innovative individuate rispetto alle piccole e medie imprese indica che la produzione di innovazione è più congeniale alle startup che alle piccole medie imprese "anziane", coerentemente con le recenti teorie dell'innovazione che si concentrano sulle newco.

 

Le analisi hanno permesso inoltre di classificare le società innovative in otto cluster di innovazione, tra i quali i più importanti risultano quello del mobile e smartphone (2.800 startup e 1.200 PMI) e quello dell'ecosostenibilità (1.500 startup e 1000 PMI). Le startup e le PMI individuate (16 mila imprese) possono essere analizzate dal punto di vista territoriale per evidenziare la presenza di eventuali distretti tecnologici. Oltre un quarto delle imprese innovative individuate hanno sede nelle province di Milano (2.675, di cui quasi 2 mila startup) e Roma (1.806 di cui 1.468 startup). Seguono Torino con 798, Napoli con 520, Bologna con 450.

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