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All'Università di Trento crediti agli studenti che fanno attività di volontariato a favore dei rifugiati

Ad oggi al progetto "SuXr" dell'Università hanno già aderito 70 studenti.  Per chi partecipa all'iniziativa incontri di formazione e almeno 100 ore di attività riconosciuti con crediti formativi extra - curriculari 

Foto Bernardinatti
Di G.Fin - 01 dicembre 2016 - 18:23

TRENTO. Mettersi in gioco offrendo le proprie conoscenze per aiutare chi è meno fortunato e si trova in una terra di cui poco conosce. Non ci hanno pensato due volte gli studenti dell'Università di Trento a scendere in prima linea per offrire il proprio aiuto per i richiedenti protezione internazionale che arrivano in Trentino.

 

Un piccolo tassello di un puzzle sempre più solido e completo. Un tassello che si è riusciti a mettere assieme anche grazie all'impegno di alcuni studenti universitari e dell'Università di Trento che assieme sono riusciti a trasformare l'attività di volontariato a favore dei rifugiati e richiedenti asilo in un insegnamento all'Università di Trento.

 

Ad oggi sono circa 70 gli studenti che hanno deciso di prendere parte al progetto “SuXr” che dopo essere partito nel corso dell'estate ha riscosso sempre più interesse. Giovani che offrono il proprio aiuto in diverse associazioni di volontariato e che si impegnano nell’inserimento dei richiedenti protezione internazionale attraverso l’interazione con l’Ateneo.

 

“Il tutto è nato – ha spiegato la referente del progetto, la prorettrice Barbara Poggio – dal basso, da un gruppo di studenti.  Da loro è arrivata la richiesta di conoscere meglio la situazione e di poter contribuire ad affrontarla, mettendo a disposizione non solo il loro tempo, ma le loro specifiche competenze acquisite nel percorso di studio. Noi come Università abbiamo cercato di approfondire e di capire se c'era la possibilità di dare una mano. Dopo le opportune verifiche è stato lanciato questo progetto che non comporta alcun costo”.

 

L'intervento è nato sulla base di una positiva esperienza di aiuto ai rifugiati e richiedenti asilo politico presente presso l’Università di Eichstätt-Ingolstadt (Germania).

 

Agli studenti che decidono di aderirvi oltre all'impegno nel volontariato possono partecipare ad alcuni momenti di “formazione”. “SuXr” è diventato oggi un percorso formativo strutturato, vengono fornite lezioni di taglio giuridico, sociologico e psicologico. Parallelamente il progetto mira ad avvicinare gli studenti al mondo del volontariato, anche in un’ottica di comprensione partecipata del fenomeno. Un momento di incontro tra domanda-offerta nel settore del volontariato.


Gli studenti possono offrire il proprio aiuto in diverse attività con i rifugiati, a partire da lezioni di informatica di base (nelle aule di UniTrento), l'accompagnamento sul territorio, l'attività sportiva, oppure oppure facendo conversazione e insegnamento della lingua italiana, assistenza giuridica, sensibilizzazione nelle scuole e tanto altro assieme

 

A chi decide di prende parte all'iniziativa viene fornito un corso di formazione e almeno 100 ore di attività in 4/5 mesi. Il tutto riconosciuto attraverso dei crediti formativi extra-curriculari .

 

 

 

 

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