L'App Shelly dal Trentino spopola in Italia e punta a nuove sfide
Creata da Andrea Bolner e Gianluca Caliari, Shelly servirà come aiuto per riqualificare le aree urbane degradate dai graffiti oppure a prevenire la microcriminalità o a contribuire alla salvaguardia degli animali dai bocconi avvelenati, mettendo in contatto associazioni e cittadini
TRENTO. Un'applicazione per smartphone nata meno di un anno fa ma che in pochi mesi ha avuto un forte successo in tutta Italia. Il suo nome è “Shelly” e a crearla sono stati due trentini: Andrea Bolner e Gianluca Caliari.
L'obiettivo dell'applicazione, scaricabile gratuitamente, è quello di permettere di far parte di una Community di persone che, grazie alla geolocalizzazione e alla condivisione di informazioni, ti avverte in tempo reale di situazioni pericolose o di degrado nella zona in cui ti trovi.
Questa è stata la prima missione di Shelly che oggi, però, fa un passo in avanti puntando ad una nuova sfida: coinvolgere ancora di più i cittadini nel trovare una soluzione al degrado assieme, partecipando attivamente segnalando quello che succede e soprattutto facendolo creando una rete con le associazioni che già esistono sul territorio ma non sono coordinate tra loro. “L'idea di creare questa applicazione – ha spiegato Andrea Bolner, uno degli ideatori – è nata guardando un servizio televisivo all'interno del quale veniva descritta l'idea lanciata in un condominio. I residenti avevano pensato ad un gruppo su WhatsApp per allertarsi a vicenda in caso di pericoli o furti. Un gruppo del genere funziona bene quando è ristretto ma un suo allargamento porta dei problemi oltre al fatto che non c'è la geolocalizzazione. Ecco allora che abbiamo pensato di creare questa nuova applicazione che ora sta diventando un catalizzatore di associazioni sul territorio che riescono a contattare i cittadini”.
L'utilizzo di “Shelly” è semplice. Ogni volta che si entra nell'applicazione si visualizza la mappa della zona in cui ci si trova, cosicché si ha immediatamente la situazione aggiornata di ciò che sta accadendo attorno. Sulla mappa ci si può spostare e zoomare a piacere per scoprire le segnalazioni attive in zone diverse dalla propria. Anche le segnalazioni avvengono in maniera molto semplice. Basta infatti cliccare una delle 12 tipologie di potenziale pericolo o di disagio che si stanno verificando. Il sistema chiederà di confermare la segnalazione al fine di evitare possibili errori.
La nuova frontiera, ora, è quella di fare rete anche con le associazioni che già esistono sul territorio ma non sono coordinate tra loro. Proprio alla Smart City Week che si sta svolgendo in questi giorni a Trento, è arrivata la testimonianza di tre diverse tipologie di associazioni che operano rispettivamente nella riqualifica delle aree urbane degradate dai graffiti, nella prevenzione della microcriminalità e nella salvaguardia degli animali dai bocconi avvelenati, che hanno iniziato a collaborare con Shelly.
Attraverso l'applicazione e alla collaborazione tra cittadini e associazioni, infatti, si potranno segnalare anche graffiti sui muri delle nostre città sui quali intervenire oppure luoghi dove sono stati rinvenuti bocconi avvelenati.
“A livello nazionale – ha spiegato Bolner – ad oggi sono una quindicina le associazioni che hanno deciso di collaborare utilizzando la nostra applicazione. Vogliamo sempre più mettere in rete una serie di realtà e servizi che hanno come scopo comune il miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.