Far dialogare oggetti e dispositivi: ecco Igloo, la startup trentina che si occupa di Internet of Things. “Così si può attivare l'antifurto di casa con lo smartphone”
Nata da un'idea di due giovani informatici di Arco, Samuele Dassatti e Andrea Zanin, Igloo è stata sostenuta dal programma Trentino Startup Valley: ecco i dettagli
ROVERETO. Permettere al proprietario di attivare da smartphone il sistema antifurto applicato alle finestre di casa o ad un ente pubblico di sapere quante persone hanno usato le colonnine di ricarica elettriche in un determinato arco di tempo. Si tratta giusto di un paio di esempi delle potenzialità offerte dall'Internet of Things, un particolare ambito di sviluppo che si concentra sul dialogo tra oggetti e dispositivi attraverso la sensoristica. Ambito nel quale, in Trentino, si sono specializzati due giovanissimi informatici di Arco, Samuele Dassatti e Andrea Zanin, dando vita nel 2020 ad una startup (Igloo) sostenuta dal programma Trentino Startup Valley e oggi in forte crescita.
I due, laureati rispettivamente in economia e matematica (entrambi a Trento) stanno concludendo dei corsi di laurea specialistica a Pisa (alla Scuola Sant'Anna) e a Milano (Politecnico) guardando già alle prossime sfide per Igloo: internazionalizzazione e consolidamento. Il fulcro della loro attività, come detto, è legato all'Internet of Things e al dialogo tra oggetti e dispositivi nella vita di tutti giorni, un settore con ampi margini di crescita nel nostro Paese.
“Il progetto – spiegano i vertici di Trentino Sviluppo, che insieme a Fondazione Hit-Hub Innovazione Trentino, ha dato vita al programma Trentino Startup Valley –, che Dassatti e Zanin hanno deciso di chiamare Igloo per richiamare il concetto di modularità, ha suscitato l'interesse della giuria tecnica dell'allora premio D2T Adventure X per le idee innovative (organizzato proprio dai due enti ndr), che decise di assegnare loro un voucher del valore di 30mila euro da utilizzare per avviare una vera e propria startup. Cosa che i due hanno fatto, grazie anche al supporto e al coaching ricevuto durante la prima edizione del programma di accompagnamento 'Trentino Startup Valley', frequentata tra il 2019 ed il 2020”.
“Molte startup nate per sviluppare dispositivi legati all'Internet of Things – spiega Dassatti – falliscono a causa delle loro scarse competenze software o perché, anziché facilitare la vita dell'utilizzatore, complicano la questione. Per questo, quando abbiamo pensato a come implementare la nostra piattaforma, abbiamo puntato sulla semplicità. In quest'ottica, oltre a gestire il salvataggio dei dati nel cloud, forniamo una app per l'utente finale”.
Attiva soprattutto nei settori dell'industria 4.0 e dell'ambiente, Igloo in questi anni ha chiuso significative collaborazioni con le altre aziende del territorio. Tra le ultime applicazioni concrete i due esempi già citati: la personalizzazione di una piattaforma per una ditta che vende finestre con incorporato l'antifurto e un portale per un'azienda che, invece, vende colonnine di ricarica per veicoli elettrici agli enti pubblici e quindi ha bisogno di tracciare gli utilizzi. Nuove collaborazioni, dunque, che richiedono una maggior strutturazione e nuovi spazi che i due, ormai imprenditori a tutti gli effetti (senza però trascurare gli studi), hanno trovato nel nuovo ufficio in viale Trento, a Rovereto, dove puntano ora all'assunzione di nuovi collaboratori che possano aiutare con lo sviluppo di altre funzionalità per la piattaforma.
“In Italia – spiega in conclusione Zanin – il mondo IoT ha preso piede solo di recente. Ci stiamo dedicando a questi temi già da qualche anno e di conseguenza stiamo già lavorando per sviluppare le tecnologie della prossima generazione dell'Internet delle cose, che pensiamo sarà strettamente interconnessa con l'intelligenza artificiale e la realtà aumentata”. “Quando abbiamo costituito l'azienda – aggiunge Dassatti – non ci saremmo mai aspettati di fare così tanta strada e ottenere così grandi soddisfazioni nei quattro anni successivi, per questo l'augurio è che il nostro esempio possa spingere altri giovani a fare altrettanto perché risultati di questo tipo si possono ottenere anche in Italia e anche a vent'anni, malgrado spesso si pensi diversamente”. Intanto, Igloo si prepara a farsi conoscere anche nel resto d'Europa. Per questo, Dassatti e Zanin si apprestano a partire per Parigi dove, assieme a Trentino Sviluppo, il prossimo 16 aprile parteciperanno alla fiera Smau.