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Dall’intelligenza artificiale alla fisica, dalla cyber security alle scienze cognitive: Univeristà di Trento e Fbk ancora insieme, rinnovato l'accordo

L’accordo lega le due istituzioni di ricerca su progetti, attività e percorsi di dottorato e servirà come punto di riferimento per il proseguimento delle numerose attività in corso e per la definizione di nuovi progetti. Il rettore Flavio Deflorian: "Fare massa critica nella ricerca è importante perché ci consente di affrontare con maggiore sicurezza e competitività le grandi sfide che abbiamo di fronte"

Di F.Os. - 01 luglio 2024 - 12:36

TRENTO. Progetti di ricerca, laboratori congiunti e programmi di dottorato condivisi. Ora è ufficiale, la Fondazione Bruno Kessler e l’Università di Trento rinnovano la loro collaborazione strategica per altri tre anni.

 

A a partire da oggi, lunedì 1 luglio, sarà infatti attiva la nuova convenzione approvata e firmata nei giorni scorsi dalle due istituzioni di ricerca del territorio e l’accordo quadro servirà come punto di riferimento per il proseguimento delle numerose attività in corso e per la definizione di nuovi progetti.

 

Quello del rinnovo era di fatto un passaggio formale, ormai diventato quasi un appuntamento fisso ogni tre anni, e ad essere sottolineato è come nella continuità del legame nella ricerca stia la forza del sistema trentino: poter contare su una rete di contatti, relazioni e competenze che dà struttura e competitività e moltiplica le opportunità per il territorio di contare a livello nazionale, e internazionale, attraverso le sue istituzioni di ricerca.

 

La convenzione ha inoltre un concetto chiave, "double appointment", termine che indica lo stato di professori/professoresse o ricercatori/ricercatrici che lavorano contemporaneamente per entrambe le istituzioni: si tratta di posizioni di ricerca nate proprio per sviluppare l’integrazione delle attività e dei progetti tra istituzioni diverse, favorendo innovazione e competitività.

 

Nello specifico, al momento ricoprono questa doppia posizione sette persone nelle due istituzioni: due nel ruolo di professore ordinario, due di associato e tre di ricercatore. 

 

L’accordo fra UniTrento e Fbk, come detto, prevede la costituzione di laboratori di ricerca congiunti con possibile condivisione delle infrastrutture di ricerca fra gruppi delle due istituzioni.

 

È prevista inoltre la possibilità di costituire nuove strutture di ricerca congiunte, anche di durata temporanea, dotate di una propria autonomia gestionale, dove il personale dei due enti è incoraggiato a lavorare insieme.

 

In aggiunta, nella convenzione si parla dell’istituzione e del proseguimento di corsi di dottorato e di master professionalizzanti congiunti: attualmente Fbk partecipa in convenzione ai dottorati di ricerca istituiti in forma associata, in Innovazione industriale e in Scienze cognitive, e contribuisce all'offerta formativa di III livello dell'Ateneo sostenendo finanziariamente circa settanta borse di dottorato attive nell'ambito di una rete consolidata di collaborazioni scientifiche tra Università e Fondazione.

 

"Per affrontare le sfide del domani sono necessarie collaborazioni strategiche. Oggi la Fondazione Bruno Kessler e l'Università di Trento vogliono continuare a sancire quella che è una partnership importante e significativa, radicata nella storia ma con lo sguardo rivolto al futuro" commenta il presidente di Fbk Ferruccio Resta, che specifica: "Lo facciamo pensando innanzitutto alla ricerca, al reclutamento di ragazze e ragazzi che con il dottorato intraprendono il percorso verso nuovi profili di ricerca, progetti condivisi in laboratori congiunti. Solo grazie a una sinergia e alla condivisione di obiettivi e risorse possiamo essere competitivi e attrattivi a livello internazionale ed essere in grado di portare valore al territorio".

 

Ad esprimere soddisfazione, condividendo il punto di vista di Ferruccio Resta, anche il rettore dell'Università di Trento Flavio Deflorian: "L'accordo è la continuazione di tre anni di collaborazione che hanno dato frutti importanti nell'ambito della ricerca. Una collaborazione che non è nuova perché da sempre queste istituzioni si confrontano, collaborano, agiscono insieme per l’innovazione del territorio. Fare massa critica nella ricerca è importante perché ci consente di affrontare con maggiore sicurezza e competitività le grandi sfide che abbiamo di fronte, a beneficio dello sviluppo del nostro territorio e della società in generale, sui temi di ricerca e di trasferimento della conoscenza. Abbiamo lavorato assieme su molti temi attuali, dall'intelligenza artificiale alla cyber security, a tanti altri temi ancora che vogliamo sviluppare nei prossimi tre anni, rafforzando ancora di più una collaborazione che è fondamentale per noi e per il territorio che ci ospita".

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