AlmaLaurea, chi si laurea a Trento ha un tasso di occupazione e uno stipendio più alto rispetto alla media nazionale: "Otto giovani su dieci occupati a un anno dal titolo"
Secondo il rapporto 2024 di AlmaLaurea, sette studenti su dieci si laureano in corso e nove su dieci si dichiarano soddisfatti dell'esperienza universitaria. Il rettore Flavio Deflorian: "I dati del rapporto restituiscono una fotografia molto positiva e siamo sopra la media italiana per quanto riguarda gli indicatori strategici"
TRENTO. Internazionalizzazione, regolarità negli studi, soddisfazione per l'esperienza universitaria e tasso di occupazione: secondo il rapporto 2024 di AlmaLaurea su profilo e condizione occupazionale, per quanto riguarda i principali indicatori strategici, la performance di chi consegue il titolo all'Università di Trento è superiore alla media nazionale.
Per quanto riguarda l'analisi del profilo, l'indagine ha coinvolto 3.872 laureati e laureate nel 2023: 1.989 in corsi triennali, 1.529 in corsi magistrali biennali e 354 in corsi di laurea a ciclo unico.
Nel dettaglio, i laureati di cittadinanza estera sono pari al 6,7% mentre il 59,9 % proviene da fuori regione, con l'età media alla laurea che è di 24,9 anni, nello specifico di 23,5 anni per i laureati in triennale e di 26,4 anni per quelli in magistrali biennali.
In merito alla regolarità del percorso di studi, nel complesso quasi sette laureati su dieci terminano l’università in corso, con il voto medio di laurea che è di 104,3 su 110.
Una sezione del rapporto analizza poi le esperienze all'estero degli studenti, in primis l'Erasmus, con il 21,2% dei laureati che ha compiuto un'esperienza riconosciuta al di fuori dei confini nazionali.
Un dato interessante riguarda poi la soddisfazione per il percorso di studi svolto: nove laureati su dieci si dichiarano infatti soddisfatti dell’esperienza universitaria nel suo complesso.
Un'ultima parte del report, non per importanza, riguarda poi la condizione occupazionale di chi esce dall'ateneo trentino: l’Indagine ha riguardato complessivamente 7.204 profili e i dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2022, intervistati a un anno dal titolo, e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2018 intervistati dopo cinque anni.
Ad essere descritto è un tasso di occupazione considerevole: per i laureati di secondo livello è infatti dell’80,1% a un anno dal titolo, e del 90,3% a cinque anni dal titolo, a fronte di percentuali nazionali rispettivamente del 75,7% e dell’88,2%.
Anche i guadagni medi mensili dei laureati all'Università di Trento risultano superiori alla media italiana: 1.500 euro a distanza di un anno dal conseguimento del titolo e 1.950 a distanza di cinque anni, mentre la media nazionale è rispettivamente di 1.432 e 1.768 euro.
Un laureato su due ha poi un contratto a tempo indeterminato, uno su cinque svolge attività in proprio e solo il 4% ha un lavoro part-time e, per quanto riguarda gli ambiti di occupazione, a spiccare sono quello dei servizi che accoglie il 74,4% dei laureati e dell’industria con il 24%.
"I dati del rapporto restituiscono una fotografia molto positiva del profilo e della condizione occupazionale dei laureati e delle laureate di UniTrento - ha commentato il rettore dell'Università di Trento Flavio Deflorian – e siamo sopra la media italiana in indicatori strategici come l’internazionalizzazione, la regolarità degli studi e il tasso di occupazione dopo la laurea e importante è anche la soddisfazione per l’esperienza universitaria nel suo complesso".