Un sensore per tracciare la curva glicemica di gatti e cani: "Grazie a un'applicazione, proprietari e veterinario potranno controllare in ogni momento i valori"
Grande come una moneta da due euro e con un ago di circa mezzo centimetro, questo piccolo sensore consente di tenere monitorata la glicemia di cani e gatti in maniera molto più agevole rispetto al passato, semplificando il lavoro non soltanto degli specialisti ma anche degli stessi proprietari
BOLZANO. Un sensore per monitorare i pazienti diabetici uguale a quello utilizzato in medicina umana. È il dispositivo che aiuta veterinari e proprietari a tracciare la curva glicemica dei propri ‘pelosetti’. Informazioni utili a calibrare le dosi di insulina e non solo.
Grande come una moneta da due euro e con un ago di circa mezzo centimetro, questo piccolo sensore consente di tenere monitorata la glicemia di cani e gatti in maniera molto più agevole rispetto al passato, semplificando il lavoro non soltanto degli specialisti ma anche degli stessi proprietari.
“Senza questo dispositivo la curva glicemica andrebbe tracciata mantenendo l’animale in struttura per 12 ore analizzando una goccia di sangue prelevata dall’orecchio ogni due ore”, rivelano le dottoresse Giorgia Gentile e Silvia Spinelli della clinica veterinaria “Città di Bolzano” -. Il sensore, invece, procede in modo automatizzato rendendo necessaria solo la prima applicazione in ambulatorio, semplice e non dolorosa: sia al cane che al gatto, infatti, può essere applicato dietro al collo”.
Una volta installato l’apparecchio, il proprietario ha la possibilità di controllare i valori della glicemia in ogni momento “attraverso un’applicazione” che tiene memoria dei valori delle otto ore precedenti: dati che, se incrociati, consentono di avere una curva glicemica molto precisa.
“Di norma viene tenuto una settimana – proseguono le veterinarie -. In alcuni casi particolari due. Permette sia a noi sia al proprietario di calibrare esattamente le dosi di insulina in rapporto alle necessità reali del paziente. Il tutto equilibrandola con l’alimentazione e l’attività fisica”.