L'Università di Trento apre un corridoio dall'Africa: l'obiettivo è dare la possibilità a persone rifugiate di proseguire gli studi in Italia
Studenti e studentesse, attualmente rifugiati/e in Kenya, Niger, Nigeria, Sud Africa, Uganda, Zambia e Zimbabwe, saranno selezionati/e sulla base del merito e della motivazione, attraverso un bando
TRENTO. Dare la possibilità a 61 persone rifugiate di proseguire il loro percorso accademico in Italia. C’è anche l’Università di Trento fra i 32 atenei italiani aderenti al progetto dei corridoi universitari "Unicore" (University Corridors for Refugees).
Studenti e studentesse, attualmente rifugiati/e in Kenya, Niger, Nigeria, Sud Africa, Uganda, Zambia e Zimbabwe, saranno selezionati/e sulla base del merito e della motivazione, attraverso un bando.
Il progetto offre alle persone rifugiate l’opportunità di arrivare in Italia in maniera regolare e sicura per proseguire gli studi, in linea con l’obiettivo dell’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, di rafforzare i canali di ingresso e di raggiungere un tasso di iscrizione a programmi di istruzione superiore al 15% nei paesi di primo asilo e nei paesi terzi.
Il progetto è reso possibile dalla collaborazione di Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Unhcr, Caritas italiana, Diaconia Valdese, Centro Astalli, Banca Etica e Gandhi Charity, oltre a un’ampia rete di partner locali che assicureranno il supporto necessario a studenti e studentesse durante il programma di laurea magistrale di due anni e favoriranno la loro integrazione nella vita universitaria.
Dopo la selezione, studenti e studentesse inizieranno il loro percorso di inclusione in Italia con i corsi di lingua italiana che saranno erogati da remoto dalle Università per Stranieri di Perugia e Siena e dall'Università di Notre Dame. Il bando chiuderà il 19 maggio 2023 (QUI TUTTE LE INFORMAZIONI)