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Il progetto ''Life Wolfalps'', alla faccia delle polemiche, vince il premio europeo Life Award 2019: "Capace di coinvolgere il grande pubblico sulla gestione del lupo''

Il progetto è nato 5 anni fa ed ha visto il coinvolgimento di partner italiani su tutto l’arco alpino e sloveni per la parte internazionale. Lanzinger ha spiegato che “L’obiettivo del progetto Life Wolfalps era orientato soprattutto a questo, ossia mettere a disposizione un insieme di informazioni verificate su base scientifica per sostenere un dialogo esperto e partecipato su un aspetto nuovo della biodiversità alpina''

Pubblicato il - 17 maggio 2019 - 14:04

TRENTO. Nonostante le tante polemiche sul tema dell'orso, nonostante i falò che qualcuno ha acceso in Alto Adige la scorsa settimana a fronte di una politica che invece di governare il fenomeno cerca solo di sopprimerlo, il progetto europeo “Life Wolfalps”, di cui il Muse di Trento è leader nella comunicazione, incentrato sulla coesistenza uomo – lupo, è vincitore del Life Award 2019 (sezione natura).

 

Per la capacità di coinvolgere un grande pubblico nel dibattito sulla conservazione e gestione del lupo, con una varietà di approcci, metodi e linguaggi” questa la motivazione che ha portato il progetto ad essere selezionato assieme ad altri 5 europei come best project nella categoria Natura, che riconosce i progetti Life più innovativi, più ispiratori e più efficaci nei settori della protezione della natura, dell’ambiente e dell’azione per il clima.

 

Il riconoscimento è stato dato a Bruxelles ieri sera nel corso di una cerimonia ufficiale inserita nella Green Week dell’Unione Europea. “L’accettazione del ritorno naturale del lupo sul nostro territorio è un tema altamente controverso" spiega Michele Lanzinger, direttore del MUSE. "L’arrivo del lupo testimonia che gli assetti ambientali e naturalistici complessivi dei territori alpini sono buoni. Tuttavia, l’arrivo del lupo mette sotto pressione la relazione con alcune categorie che, sui territori alpini, traggono la propria identità e progetto di futuro; tra queste, non c’è dubbio, vi sono tutto il settore zootecnico e il mondo venatorio, con problemi di accettazione nei confronti delle porzioni alte delle catene alimentari. In questo contesto si inserisce, infine, il rapporto con i cittadini e con l’informazione, sicuramente aperta e plurale ma, spesso, imprecisa se non fuorviante”.

Lanzinger ha spiegato che “L’obiettivo del progetto Life Wolfalps era orientato soprattutto a questo, ossia mettere a disposizione un insieme di informazioni verificate su base scientifica per sostenere un dialogo esperto e partecipato su un aspetto nuovo della biodiversità alpina. Come Muse siamo particolarmente orgogliosi e felici che il nostro modo di comunicare e di costruire relazioni e dialoghi sia stato così esplicitamente riconosciuto, nell’ambito dei qualificatissimi progetti Life sostenuti dall’Unione europea".

 

Il progetto è nato 5 anni fa ed ha visto il coinvolgimento di partner italiani su tutto l’arco alpino e sloveni per la parte internazionale. Life Wolfalps ha lavorato sul tema della coesistenza uomo-lupo grazie a un ampio programma, trasversale e su più livelli, destinato sia al grande pubblico che agli specialisti, ponendosi come importante punto di riferimento sulle questioni riguardanti il lupo in zona alpina. Per la prima volta in Italia, attraverso un percorso corale, il progetto ha permesso di affrontare l’argomento della coesistenza tra lupo e uomo.

 

Nei 5 anni di attività, il progetto ha sviluppato azioni concrete per la conservazione della specie, coordinate a livello alpino italiano: dalla prevenzione degli attacchi sugli animali domestici al contrasto delle uccisioni illegali, dalla valorizzazione del lupo in chiave eco-turistica al controllo dell’ibridazione, dalla comunicazione ad ampio raggio, all’organizzazione di workshop regionali per coordinare la gestione alpina, passando per un sistematico monitoraggio della specie, condotto grazie a un forte coordinamento tra le istituzioni.

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