''Un'altra piazza per l'Europa'', EUcraina dà la sua adesione alla manifestazione di Trento per un'Europa più unita tra i ricatti di Trump e le violenze di Putin

TRENTO. ''Ci saremo perché solo uniti contiamo. Per l'Europa e per l'Ucraina''. Arrivano le prime adesioni alla manifestazione ''Un'altra piazza per l'Europa'' lanciata da il Dolomiti per il 15 marzo alle 15 in una piazza di Trento (per sapere quale sarà la piazza, stay tuned). Il primo sostegno arriva dall'associazione EUcraina che da ormai anni si batte per aiutare il popolo ucraino. Il presidente è l'ex magistrato ed ex presidente del consiglio provinciale Giovanni Kessler e tra i fondatori ci sono anche il giornalista, ex direttore de L'Adige, Paolo Ghezzi e il professore universitario ed ex presidente dell'assemblea parlamentare del consiglio d'Europa Michele Nicoletti. Per EUcraina sarà l'occasione di promuovere il loro manifesto che trovate qui sotto in forma integrale.

Cosa sta succedendo? Il Dolomiti ha lanciato la proposta di replicare, a Trento, la manifestazione che si terrà a Roma ''Una piazza per l'Europa'' nata per iniziativa dell'editorialista de La Repubblica Michele Serra. Le minacce di Trump, le violenze verbali e istituzionali degli Usa formato Mask e dall'altro lato le violenze fisiche, il terrore, la guerra vera e propria portata dalla Russia in Europa con il tentativo di invasione dell'Ucraina che si protrae da tre anni ci costringono a una presa di responsabilità. L'imboscata cui Trump ha sottoposto Zelensky bullizzandolo nella Camera Ovale in mondovisione è stato qualcosa di irricevibile, orrendo, spietato.

I metodi mafiosi (se non state con me vi metto i dazi, se non fate come vi dico vi tolgo i finanziamenti, se non vi inginocchiate vi levo le armi e i satelliti) del numero uno della Casa Bianca e dei suoi sodali (prima di tutti il suo vice Vance) ci spingono a chiedere più Europa, un'Europa unita, forte, capace di contare e di non dipendere più dagli Usa. Come? Non lo sappiamo. Facciamo nostre le parole di Draghi pronunciate qualche giorno fa al parlamento europeo: ''Non si può dire di no a tutto. Altrimenti dovete essere coerenti e ammettere che non siete in grado di rispettare i valori fondamentali per i quali questa Unione Europea è stata creata. Quando mi chiedete cosa sia meglio fare ora vi rispondo che non ne ho idea ma fate qualcosa''.

Ecco il ''fare qualcosa'' per parte nostra è questo. Riuniamoci sotto le bandiere dell'Europa in piazza anche a Trento. Per mandare un segnale forte anche alla politica di casa nostra. C'è voglia di Europa, c'è bisogno di Europa. Un'Europa diversa, migliore, più coesa e capace di contare sullo scacchiere internazionale. Perché ieri è toccato a Zelensky finire su quella sedia davanti a Trump e Vance. Domani potrebbe toccare a qualsiasi altro leader, anche alla nostra premier Meloni. E se il bullo più bullo che c'è minaccia e noi restiamo soli su quella sedia siamo sicuri che riusciremmo a tenere la schiena dritta?