''Giacca ha detto 'no'. Fratelli d'Italia va avanti con altri candidati. E' ora di cambiare passo e strategia''
Il presidente provinciale del partito di Giorgia Meloni ha chiuso il discorso Giacca che a questo punto, tenendo sulla corda un'intera coalizione pur di non dire 'no' all'amico Fugatti, ha affossato il centrodestra in maniera assoluta facendo, indirettamente, il gioco di Ianeselli e del centrosinistra (apparsi cento volte più affidabili dei loro principali competitor). Una vicenda che si è trasformata in barzelletta e che, si spera, ora sia conclusa per il bene della città e dei trentini
TRENTO. A questo punto si è trattato solo di una grossa presa in giro? Mauro Giacca ha tenuto sulla corda tutti per settimane finendo, a quanto pare, per dire di no. Non sarà lui a guidare la coalizione di centrodestra che evidentemente ha preferito giocare a impallinarsi l'un con l'altro piuttosto che organizzare una proposta credibile per andare a sfidare il sindaco Ianeselli. La notizia arriva direttamente da Fratelli d'Italia dal presidente provinciale Iurlaro: ''In merito alla notizia del rifiuto da parte di Mauro Giacca a candidarsi in qualità di sindaco per la coalizione di centro destra, sono a ricordare che Fratelli d'Italia era da mesi pronta con un nome alternativo, ma che per rispetto alla coalizione e alle trattative che erano in corso da parte di un nostro alleato abbiamo aspettato, costantemente rassicurati sul possibile buon esito del confronto''.
''Con spirito di coalizione - prosegue il numero uno del partito di Giorgia Meloni - confidando in tempi brevi che continuavano poi a protrarsi nel tempo, abbiamo mantenuta ferma la nostra posizione, perché in quella fase fare passi avanti sarebbe stato strumentalmente letta come una forzatura per spaccare la coalizione. Ora troppo tempo è passato, e andremo avanti con valutazioni su altri candidati, che non sono un’opzione B per quanto almeno riguarda Fratelli d’Italia e che verranno individuati nel prossimo tavolo di coalizione convocato nel breve. Personalmente sono amareggiato per le modalità con cui questo tavolo sia stato ad oggi condotto, con una evidente perdita di tempo prezioso per tutti noi. Nell'interesse dei cittadini e dei nostri elettori è ora di cambiare passo e strategia''.
Insomma ora la palla passa a Fratelli d'Italia dopo la pessima prova della Lega che aveva provato a dare le carte puntando forte, fortissimo, sul presidente del Trento Calcio. E così è cominciata una vicenda kafkiana con partiti e movimenti in attesa di un segnale di Mauro Giacca: un ''sì'' o un ''no'' e invece per mesi è stato un ''forse sì'' e ''forse no''. Una vicenda che si è trasformata in barzelletta nelle ultime settimane con Giacca che non riusciva a sganciarsi definitivamente forse per non deludere l'amico Fugatti. Ha tenuto appesa la coalizione per mesi, indebolendola come non mai, affossando speranze e aspettative di elettori e semplici cittadini che speravano in un confronto sano e democratico per le prossime comunali.
Ora si potrebbe dire ''game over''. Giacca ha, indirettamente, lavorato per Ianeselli e la coalizione di centrosinistra tenendo bloccata la casella del candidato sindaco avversario e facendo fare una ben magra figura agli attori coinvolti in questa storia che si è trasformata in commedia. Ora il rischio, molto concreto, è che Fratelli d'Italia decida di andare da sola anche a Trento (lo farà già a Riva, per esempio). La coalizione provinciale che sostiene Fugatti è sempre più sfilacciata (e non potrebbe essere altrimenti vista l'ennesima pessima prova giocata dal presidente della Provincia e dai suoi fedelissimi). In ogni caso, insieme o separati l'appello da cittadini è fate presto. Ne va della serietà della politica, ne va della serietà della democrazia. Vi state giocando la guida della città capoluogo del Trentino con i suoi 120mila abitanti. Non è una partita di pallone.