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Altro ribaltone (il quarto in tre anni) alla guida di Hit, dopo 6 mesi via anche Ceci. Ferrari: "Serie di scelte sbagliate e l'ente non è attrattivo: un fallimento della Provincia"

La deputata Sara Ferrari (Partito Democratico): "Questa difficoltà nel mantenere una figura alla direzione operativa è una conferma della serie di errori del centrodestra. C'è l'impressione di un disinvestimento, un fallimento per il centrodestra". Il segretario della Cisl Fp, Giuseppe Pallanch: "L'auspicio è che si riesca a dare continuità a questo ente"

Di Luca Andreazza - 11 January 2025 - 22:49

TRENTO. Altro cambio alla direzione di Hit. L'esperienza di Stefano Ceci alla guida di Hub Trentino Innovazione si è conclusa dopo sei mesi. Una girandola alla direzione dell'ente con l'alternanza di quattro dirigenti in tre anni. 

 

"Selezionato tra una rosa di candidati di alto profilo, a Ceci è stato affidato il compito di guidare la fondazione provinciale per il trasferimento tecnologico e la valorizzazione di risultati della ricerca trentina. Al termine del processo di selezione è risultato essere il più allineato alle esigenze della Fondazione", questo l'annuncio della Provincia a giugno dell'anno scorso. E' già cambiato tutto.

 

"Nel 2016 la Provincia aveva creduto e investito tanto in Hit, una grande unità di intenti e obiettivi ambiziosi per creare una rete tra il mondo della ricerca e le aziende a vantaggio del territorio", dice la deputata Sara Ferrari. In questa ottica era stata nominata Anna Gervasini alla presidenza, una figura riconosciuta a livello nazionale".

 

Poi le elezioni sono state vinte dal centrodestra, la prima Giunta guidata dal presidente Maurizio Fugatti. "E sono iniziati i problemi - prosegue l'ex assessora provinciale - subito avevano manifestato la volontà di chiudere l'ente che è stato delegittimato in una fase di accrescimento della credibilità, dell'autorevolezza e dell'attrattività. Il progetto è stato subito azzoppato".

 

Non è l'unico errore di piazza Dante per la parlamentare del Partito Democratico. "Inizialmente - aggiunge Ferrari - i soci, Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach e Trentino Sviluppo, venivano supportati dall'ente pubblico, ma mantenevano una grande autonomia: un organismo snello e flessibile non soggetto agli schemi burocratici della Provincia".

 

Così Hit è diventato a tutti gli effetti un ente strumentale della Provincia. "In Aula avevo fortemente contestato la modifica della legge voluta dall'assessore Achille Spinelli. Questa difficoltà nel mantenere una figura alla direzione operativa è una conferma della serie di errori del centrodestra", spiega Ferrari. "C'è l'impressione di un disinvestimento, un fallimento per il centrodestra. Questa realtà avrebbe invece potuto rappresentare un vantaggio per il Trentino, un territorio che avrebbe potuto rafforzare il lavoro delle nostre eccellenze per restare competitivi sul mercato nazionale e internazionale".

 

Ora la Provincia deve andare a caccia di un nuovo direttore operativo. "L'auspicio è che si riesca a dare continuità a questo ente. La chiarezza e la stabilità sono fondamentali per raggiungere i risultati", conclude Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp.

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