Coronavirus, sui dati “reali” arrivano solo mezze risposte. Zanella: “La Provincia continua a essere evasiva”
Le opposizioni chiedevano di conoscere “tutte le informazioni che sono state raccolte dall’Azienda Sanitaria e dall’Assessorato in questi mesi” ma la Provincia ha comunicato solo dati già conosciuti, omettendo di rispondere sulle tempistiche dei tamponi molecolari di controllo

TRENTO. A oltre un mese di distanza dall’approvazione della risoluzione che chiedeva lumi alla Giunta sul numero dei “reali” contagi in Trentino è arrivata una prima parziale risposta, anche se chi sperava di poter farsi un’idea su quanto sta succedendo in Provincia probabilmente rimarrà deluso.
Per comprendere meglio la situazione è necessario fare un passo indietro, più precisamente al 16 dicembre quando le opposizioni convocarono una conferenza stampa: “I dati che chiediamo – spiegava la consigliera del Patt Paola Demagri – ci possono dare un’idea di ciò che è accaduto e di ciò che sta avvenendo in Trentino. Vogliamo conoscere tutte le informazioni che sono state raccolte dall’Azienda Sanitaria e dall’Assessorato in questi mesi”, aveva concluso la consigliera delle Stelle alpine riferendosi al tentativo della maggioranza di rendere noti esclusivamente i dati richiesti dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità.

Insomma tutti attendevano di conoscere almeno i dati raccolti a novembre, finora rimasti nascosti, eppure l’assessora alla Salute Stefania Segnana ha scelto di comunicare i numeri che vanno dal 4 dicembre al 14 gennaio, cioè da quando il Ministero ha chiesto alle Regioni di rendere pubblici i dati relativi ai tamponi antigenici. Non solo, perché l’assessora si è presa la libertà di non rispondere all’ultima domanda contenuta nel documento (approvato in Consiglio provinciale), che riguardava i tempi di effettuazione del tampone (di controllo) effettuati su persone dichiarate positive da test rapido. Su questo punto è ancora buio assoluto dopo le risposte contraddittorie fornite in conferenza stampa dal presidente Maurizio Fugatti.
“La Provincia – punta il dito il consigliere di Futura Paolo Zanella – continua a essere evasiva nelle spiegazioni. Finalmente arriva una risposta alla risoluzione del 5 dicembre. La domanda cruciale era il tempo trascorso tra tampone antigenico e tampone di controllo molecolare. Perché il sospetto è che fosse quella la strategia utilizzata per eludere i dati, visto che molto probabilmente il tampone di controllo veniva eseguito al decimo giorno o oltre, a negativizzazione ormai avvenuta. Bene. Sono arrivate tutte le risposte alle domande. Tranne a quella. A voi trarre le debite conclusioni”.