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Stop ai mercatini in Alto Adige, Kompatscher fa come Ianeselli. Achammer: “Se vogliamo proteggere la salute, il lavoro e la scuola bisogna rinunciare a ciò che non è necessario''

Il vicepresidente della provincia di Bolzano ha fatto l'annuncio sui social. E pensare che in Trentino il primo cittadino del capoluogo è stato attaccato proprio dalla Giunta provinciale per la scelta presa ieri. Per Failoni ''danno enorme per l'economia della città di Trento e per l'immagine dell'intero Trentino''

Di Luca Pianesi - 20 ottobre 2020 - 13:55

BOLZANO. In Alto Adige niente mercatini di Natale. Mentre a Trento chi guida la Provincia si scandalizza e attacca il sindaco del capoluogo perché ha deciso di rinunciare al mercatino a Bolzano è la stessa Provincia ad agire seguendo l'esempio di Franco Ianeselli.

 

La decisione è arrivata dalla giunta provinciale di oggi e la comunicazione l'ha fatta il vicepresidente della Provincia Philipp Achammer sui social: “I mercatini di Natale vengono annullati. Se vogliamo proteggere la salute, il lavoro e la scuola è necessario fare dei sacrifici rinunciando a ciò che non é necessario''. Un colpo molto forte al sistema regionale perché i mercatini, è risaputo, sono una risorsa enorme che smuove milioni di euro e dà lavoro a tanti artigiani, agricoltori ed esercenti locali. Ma la situazione è evidentemente straordinaria.

 


 

Oggi l'Alto Adige ha fatto registrare oltre 200 contagi in 24 ore, un numero mai raggiunto prima, anche se continua a tenere fermo il numero dei decessi che da giugno scorso e da quando è cominciata la seconda ondata di Covid ha fatto registrare solo 2 nuove vittime. Un numero lontanissimo dal vicino Trentino dove i morti con coronavirus sono stati 13 in un mese, 12 negli ultimi 10 giorni. Ma in Trentino Fugatti e la sua giunta si vantano che hanno le terapie intensive vuote (al momento chi muore pare proprio non fare nemmeno in tempo ad arrivarci) e nonostante una curva del contagio molto alta se la prendono con Ianeselli e con il comune di Trento che hanno compiuto una scelta difficile ma inevitabile visto che, come ha spiegato lo stesso sindaco a il Dolomiti, il mercatino si basa sulla logica dell'assembramento e della convivialità che sono proprio quegli elementi che devono essere esclusi in questa fase storica.

 

Spendere risorse per organizzare un mega evento, che conta, poi, sulla fondamentale presenza dei turisti con la situazione attuale appare una follia anche dal punto di vista economico e non solo dal punto di vista sanitario e della tenuta del sistema. L'assessore provinciale al turismo Failoni, però, ha preferito attaccare Ianeselli e così anche alcuni consiglieri leghisti come Paoli e Moranduzzo che hanno parlato di ''danni economici e di immagine'' e hanno avuto il tempo di colorare di verde il primo cittadino associandolo al Grinch con tanto di scritta ''abolirà anche il Natale?''. Ancora una volta, insomma, la serietà va cercata altrove. A Bolzano sicuramente ma anche a Trento, basta saperla cercare. 

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