Da 2mila scarti in legno di Vaia nasce la Lupa del Lagorai (FOTO), Martalar: “Dopo 2 mesi di lavoro, ora è finita”
Dopo aver dato vita al famoso Drago Vaia a Lavarone, lo scultore veneto Marco Martalar si è messo al lavoro negli ultimi due mesi a Levico Terme, nella frazione di Vetriolo, per realizzare la Lupa del Lagorai, alta ben 6 metri
LEVICO TERME. Una lupa alta 6 metri, con la testa alzata al cielo ed immersa in un panorama mozzafiato: a Levico Terme, nella frazione di Vetriolo, Marco Martalar ha ultimato la sua ultima opera, la Lupa del Lagorai. “Dopo due mesi, è finita”, ha scritto lo scultore veneto sui social, condividendo il primo scatto della scultura, realizzata a 1.600 metri di quota con circa 2mila scarti in legno della tempesta Vaia.
La nuova opera di Martalar segue in sostanza lo stile e la filosofia delle sue precedenti installazioni tra le quali l'ormai celebre Drago Vaia a Lavarone (Qui Articolo). Il legno di scarto della tempesta non è stato infatti trattato, permettendo quindi all'opera di mutare nel corso degli anni a causa degli agenti atmosferici per poi, infine, sparire.
La Lupa del Lagorai è stata costruita letteralmente 'a metri zero', visto che la costruzione è avvenuta proprio in una delle zone colpite duramente dalla tempesta. L'opera, aveva spiegato a il Dolomiti il vice-sindaco di Levico Terme Patrick Arcais (Qui Articolo): “Ha una doppia valenza, da un lato, come hanno già fatto altre realtà, vuole ricordare l'evento che ha devastato proprio, e non solo, il luogo in cui essa sorge. Dall'altro, l'Amministrazione ha deciso di farla sorgere proprio a Vetriolo per dare un segnale: la montagna è viva e cerca il suo riscatto”.