Bocciati il progetto della croce di 18 metri sul Baldo e il Grande Carosello delle Dolomiti, doppia bandiera nera di Legambiente al Veneto
Legambiente ha dato le sue pagelle anche al Veneto. Sono due le bandiere verdi che sventolano sul territorio, ma altrettante quelle nere. Ad essere emersi per virtù sono stati il Comune di Livinallongo del Col di Lana "per aver posto al centro dell’agire amministrativo la resilienza ai cambiamenti climatici" e l'imprenditore bellunese Federico Sordini

TRENTO. Dopo aver parlato del Trentino e delle bandiere assegnate da Legambiente (qui articolo), ora è il turno del Veneto, che se da un lato vede sventolare due bandiere verdi, dall’altro se ne è meritata ben due nere.
La prima va al Comune di Malcesine, in provincia di Verona, per avere concesso a privati l’uso di una superficie di particolare pregio ambientale e naturalistico per realizzare una croce di 18 metri sul Monte Baldo a scopi prettamente commerciali (qui articolo).
La seconda si trova proprio ‘in cima’ al palazzo della Regione Veneto per l’ostinatezza con cui sta cercando di portare avanti il progetto del cosiddetto “Carosello no-car delle Dolomiti”, un’idea progettuale che prevede la realizzazione di un grande luna-park sciistico nel cuore dell’area Dolomiti Unesco, a discapito dell’ambiente e del turismo dolce che potrebbe affermarsi in quel territorio. Un progetto inattuabile, che sulla carta promette cose irrealizzabili. Un progetto a cui si è strenuamente opposto il sindaco di Livinallongo del Col di Lana, Leandro Grones (qui articolo), insieme a tutta la comunità di Fodom (qui articolo), oltre al Cai Veneto (qui articolo).
Ma non bisogna solo piangere, perché in veneto, e in particolare nel Bellunese, ci sono anche realtà che emergono proprio per avere il rispetto dell'ambiente come valore numero uno. Abbiamo citato poco fa il sindaco di Livinallongo. Ebbene, una delle due bandiere verdi se l’è meritata proprio il Comune di Livinallongo del Col di Lana, per aver posto al centro dell’agire amministrativo la resilienza ai cambiamenti climatici e la partecipazione delle comunità nel solco degli obiettivi dell’Agenda 2030, valorizzando il patrimonio naturale riconosciuto dall’Unesco nel cuore delle Dolomiti.
La seconda bandiera verde va invece a Federico Sordini, imprenditore del Bellunese, premiato per essersi avventurato su percorsi nuovi e creativi dell’imprenditoria, che produce capi d’abbigliamento con lana organica e certificata contro il maltrattamento, coinvolgendo molte donne in un’attività che punta a trasformare in cooperativa con corsi di formazione per la manifattura diffusa. L'azienda si chiama "Elbec", e affonda le sue radici in Val Pettorina, dove Sordini vive con la sua famiglia.

L'assegnazione delle bandiere da parte di Legambiente è quindi arrivata anche quest'anno. Fortunatamente sempre più bandiere verdi sventolano sull’arco alpino, e in totale sono ben 18 quest’anno, il doppio delle nove bandiere nere simbolicamente conferite, invece, alle pratiche dannose che provocano lacerazioni nel territorio montano.
A raccontarne la genesi, gli impatti in positivo e in negativo sulle comunità e sull’ecosistema è la nuova edizione del rapporto di Legambiente “Carovana delle Alpi”, presentata in concomitanza con la partenza dell’omonima campagna d’informazione itinerante che, fin dal 2002, guida i cittadini alla scoperta del territorio alpino. Anche in questa stagione, e fino al mese di ottobre, in programma passeggiate, trekking, incontri e convegni organizzati dai circoli locali e regionali di Legambiente.