"Non fatevi ingannare dalla poca neve a bassa quota", pericolo valanghe di "grado 3" su Prealpi Venete e Dolomiti. L'appello: "Prestare massima attenzione"
Nella giornata di oggi, 12 marzo, nuova fase perturbata con limite delle nevicate in abbassamento a 1200-1400 metri e quantitativi di neve fresca attesa che potrebbe raggiungere anche i 35 centimetri oltre i 2000 metri

TRENTO. La perturbazione che ha interessato il Veneto in queste ore ha portato a nuove nevicate sui rilievi al di sopra dei 1.700 metri sulle Prealpi e i 1.200 metri sulle Dolomiti. Sulle Dolomiti sono caduti mediamente 15 centimetri di neve fresca sopra i 1.800 metri di quota, alle stesse quote sulle Prealpi i centimetri di neve fresca sono stati leggermente superiori.
A spiegare la situazione attuale su Dolomiti e Prealpi Venete sono i tecnici del Soccorso alpino Veneto, che sui social hanno pubblicato un post in cui si legge: "Sulle cime più alte delle Piccole Dolomiti, dove le precipitazioni sono state più abbondanti, gli accumuli di neve fresca possono localmente raggiungere i 40 centimetri. Il vento, a tratti moderato, sta parzialmente rimaneggiando la neve a debole coesione, ma solo alle quote più elevate, dove le temperature più rigide hanno reso la neve più leggera".
Secondo quanto riportato, "sono possibili valanghe spontanee di piccole e medie dimensioni, mentre i distacchi provocati possono avvenire già con un debole sovraccarico. Il pericolo di valanghe è stimato marcato (grado 3) sulle Prealpi, con particolare riguardo alle Prealpi occidentali e Dolomiti.
RIPORTIAMO DI SEUGITO LE PREVISIONI
Nella giornata di oggi, 12 marzo, nuova fase perturbata con limite delle nevicate in abbassamento a 1200-1400 metri e quantitativi di neve fresca attesa che potrebbe raggiungere anche i 35 centimetri oltre i 2000 metri sulle Prealpi e sulle Dolomiti meridionali, meno altrove. I venti da moderati a tesi ridistribuiranno la neve a debole coesione e creeranno nuovi depositi di neve ventata che potranno distaccarsi già con debole sovraccarico.
Saranno, inoltre, sempre più probabili valanghe spontanee di neve a debole coesione. Le possibili valanghe saranno prevalentemente di medie dimensioni, ma non si escludono, specie nei versanti in ombra dove il manto nevoso presenta ancora una stratificazione invernale, valanghe di grandi dimensioni. Da oggi marcato pericolo di valanghe (grado 3) sulle Dolomiti e sulle Prealpi.
Il pericolo di valanghe continuerà ad interessare principalmente gli ambiti non controllati della montagna anche se non si escludono possibili singoli eventi valanghivi di magnitudo ridotta difficilmente prevedibili.
L'appello del Soccorso alpino è quindi quello di "prestare molta attenzione agli scaricamenti lungo i percorsi abituali delle valanghe, specie nei ripidi canali delle Piccole Dolomiti dove non deve trarre in inganno la poca neve che si può trovare in partenza, perché nella parte sommitale dei canali le precipitazioni nevose sono state copiose e le possibili valanghe incanalate possono essere particolarmente pericolose. La nuvolosità e le nevicate condizioneranno la visibilità nei prossimi giorni e renderanno particolarmente difficile l’orientamento in montagna".