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Ucraina, la controffensiva di Kiev mette in fuga i russi: “Abbiamo riconquistato 3.000 chilometri quadrati di territori”

Anche alcuni blogger russi, che sostengono l’invasione dell’Ucraina, hanno ammesso che Kiev sta guadagnando terreno. Secondo alcune voci che circolano sui social persino il presidente dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin sarebbe fuggito in Russia

Di Tiziano Grottolo - 12 settembre 2022 - 11:26

KIEV. Sono passati più di 200 giorni da quando, lo scorso 24 febbraio, le prime truppe russe hanno invaso l’Ucraina. A oggi però le parti nel conflitto si invertite. Se prima l’iniziativa era in mano russa, con Kiev costretta a difendersi, in questi giorni le forze ucraine stanno portando avanti con successo un’imponente controffensiva nel nord-est del Paese. Secondo quanto riferito dal ministero della difesa di Kiev sono stati riconquistati circa 3.000 chilometri quadrati di territori che erano caduti in mano russa.

 

Per Mosca questa rappresenta una grande sconfitta sia politica che militare. Le truppe in ritirata infatti hanno abbandonato molto materiale bellico. Persino i blogger russi che seguono il conflitto e sostengono l’invasione ammettono che Kiev sta guadagnando terreno. Quella che il governo di Mosca ha presentato come una ritirata per “riorganizzare le forze in campo” è stata duramente criticata dal leader ceceno Ramzan Kadyrov. L’impressione infatti è che le truppe russe siano state colte di sorpresa e sbaragliate. 

Secondo alcune voci che circolano sui social, oltre a molti funzionari russi, pure il presidente dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, sarebbe fuggito in Russia. Sarebbero inoltre una quarantina gli insediamenti riconquistati dagli ucraini durante la controffensiva. Al momento si registrano scontri lungo tutto il confine che va da Kharkiv a Kherson.

 

Sempre il ministero della Difesa ucraino rivendica, dall’inizio delle ostilità, di aver ucciso oltre 52mila soldati russi e distrutto 2.154 carri armati, 450 fra elicotteri e aeroplani, e oltre 6.000 mezzi fra blindati, pezzi d’artiglieria e veicoli lanciamissili. Inoltre secondo Kiev la Russia, come forma di rappresaglia, avrebbe bombardato obiettivi civili fra cui edifici residenziali e istituti scolastici.

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