Boom dell'estrema destra in Svezia: i Democratici svedesi al 20%. Attesa per i voti dall'estero
Al momento in Svezia sono state scrutinate più del 90% delle schede e la coalizione di centrodestra è in leggero vantaggio. A causare un terremoto politico a Stoccolma però potrebbe essere il risultato raggiunto dai Democratici svedesi, partito di estrema destra che secondo i risultati preliminari avrebbe superato il 20%
STOCCOLMA. Vola l'estrema destra in Svezia: i Democratici svedesi si attestano intorno al 20% e potrebbero confermarsi quindi seconda forza politica del Paese. All'indomani delle elezioni sono state scrutinate più del 90% delle schede e la coalizione di centrodestra è in leggero vantaggio, anche se, visto il testa a testa con la coalizione di centrosinistra bisognerà aspettare fino a mercoledì per il conteggio dei voti via posta e di quelli degli elettori all'estero per dagli esiti certi.
Secondo gli ultimi risultati però, come detto, sarà proprio il centrodestra ad ottenere la maggioranza in Parlamento (con 176 seggi su 349), potendo così esprimere il prossimo capo di governo. Al di là del risultato complessivo, a causare un terremoto politico a Stoccolma però potrebbe essere proprio il risultato raggiunto dai Democratici svedesi (partito di estrema destra, di matrice nazionalista, euroscettico e contrario all'immigrazione) guidati da Jimmie Akesson, che in Europa siede nel gruppo dei conservatori guidato da Giorgia Meloni.
In base ai risultati preliminari, Akesson avrebbe superato anche i Moderati guidati da Ulf Kristersson (che si sarebbe fermati a circa il 19% dei consensi), confermandosi il secondo partito nel Paese dopo i Socialdemocratici guidati dalla premier uscente Magdalena Andersson (che avrebbero ottenuto circa il 30% dei consensi). Se i dati venissero confermati, a diventare primo ministro sarebbe Kristesson, proprio grazie al supporto dell'estrema destra.