Blocco dei conti correnti per i manifestanti no vax canadesi: il premier Trudeau non retrocede e invoca lo stato d'emergenza per bloccare le proteste
Il primo ministro canadese Trudeau ha invocato lo stato d’emergenza con l’Emergency act per bloccare le manifestazioni no vax che proseguono da settimane. Tra le misure è stato annunciato anche il blocco dei conti correnti dei partecipanti alle proteste
OTTAWA (Canada). Un passo senza precedenti quello del primo ministro canadese Justin Trudeau che ha invocato lo stato d’emergenza attraverso l’Emergency act per bloccare le manifestazioni no vax che stanno proseguendo da settimane. Non retrocede infatti il premier che ha annunciato il blocco dei conti correnti dei partecipanti alle proteste.
Rimangono ancora in centinaia le persone scese in piazza nella capitale canadese contro le restrizioni sulle misure anti Covid e l’obbligo vaccinale, nonostante le forze dell’ordine abbiano cercato di sgomberare l’area. Come riporta la Bbc, Trudeau ha dichiarato che la portata delle misure sarebbe stata "limitata nel tempo", "ragionevole e proporzionata" e non avrebbe visto l'impiego dei militari. Le banche quindi potrebbero congelare i conti personali di chiunque sia legato alle proteste senza ordini del tribunale.
Nella conferenza stampa di lunedì Trudeau aveva dichiarato che la misura era stata presa per “tenere i canadesi al sicuro, per proteggere il lavoro delle persone", in relazione al fatto che le proteste stavano bloccando la capitale e le attività commerciali, riporta la Bcc. Alla polizia inoltre sarebbero stati dati "più strumenti" per imprigionare o multare i manifestanti.
Le manifestazioni no vax erano cominciate a partire da inizio febbraio, dai camionisti schierati in prima linea perché contrari all’obbligo vaccinale, necessario per attraversare il confine tra gli Stati Uniti e il Canada. Le proteste avevano causato grandi blocchi stradali, paralizzando così la capitale (Qui l'articolo).