Almeno 27 migranti morti nel tentativo di entrare in Europa: uccisi nella calca e picchiati dalla polizia
Secondo l’ong spagnola Caminando Fronteras, e l’associazione marocchina dei diritti umani sarebbero almeno 27 i morti registrati durante gli scontri tra i migranti e la polizia marocchina e spagnola. Centinaia i feriti, tra cui molti agenti
MELILLA (SPAGNA). Erano centinaia i migranti che nella giornata di venerdì scorso hanno tentato di superare le alte barriere che proteggono l’exclave spagnola di Melilla. Da un lato infatti c’è un territorio europeo, dall’altra il Marocco. Secondo quanto riferito da Melting Pot, realtà attiva anche in Trentino, sarebbero stati circa 2.000 le persone che hanno cercato di superare le recinzioni, alte diversi metri, e gli ostacoli di filo spinato.
Secondo l’ong spagnola Caminando Fronteras, e l’associazione marocchina dei diritti umani sarebbero almeno 27 i morti registrati durante gli scontri tra i migranti e la polizia marocchina e spagnola. Centinaia i feriti, tra cui molti agenti. Oltre 130 migranti invece sarebbero riusciti a raggiungere il Centro di accoglienza temporanea in territorio spagnolo.
In molti però non hanno avuto la stessa fortuna. Come denunciato dalle ong sarebbero almeno 27 le vittime provocate dalla ressa. In molti sono finiti calpestati durante gli scontri perché mentre i migranti tentavano di forzare le barriere la polizia marocchina e quella spagnola hanno risposto con i lacrimogeni.
La polizia marocchina in particolare ha utilizzato mezzi antisommossa e gas lacrimogeni per disperdere le persone, inoltre stando alle immagini che sono state diffuse sui social una volta catturati i migranti son stati picchiati e ammassati l’uno sull’altro.