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"Le spese per la casa sono l'incubo dei trentini", l'allarme di Uil e Adoc: "Costi obbligati che pesano per quasi la metà dei consumi familiari"

Il segretario della Uil, Walter Alotti, e il presidente di Adoc, Massimo Cestari: "L’incidenza delle spese obbligate resta altissima e raggiunge quasi il 42% dei consumi delle famiglie con ripercussioni sulla domanda interna, la principale leva economica"

Di LA - 30 agosto 2024 - 18:51

TRENTO. "Le spese per l'abitazione sono l'incubo dei trentini". A lanciare l'allarme la Uil e Adoc. Le "spese obbligate" legate alla casa pesano, infatti, per quasi la metà dei consumi familiari.

 

Le spese legate all'abitazione, secondo le analisi di Confcommercio nazionale, penalizzano sempre di più i bilanci delle famiglie che di conseguenza riducono i consumi.

 

"Consumi che sono la principale leva economica della domanda interna", spiegano Walter Alotti (segretario della Uil) e Massimo Cestari (presidente di Adoc). "L’incidenza delle spese obbligate resta altissima e raggiunge quasi il 42% dei consumi delle famiglie. Dai dati su un consumo procapite annuale di 21.800 euro oltre 9.000 euro finiscono in queste spese obbligate".

 

La principale è per l’abitazione (4.830 euro) cui vanno sommate le utenze, energetiche e non (1.721 euro), i carburanti e le assicurazioni (2.454 euro). Si sono incrementate anche le spese sanitarie (753 euro) e le altre dei servizi di protezione sociale, bancarie imposte (1.063 euro).

 

"La dinamica dei prezzi delle spese obbligate dal 1995 a oggi ha comportato un incremento del 122,7%, più del doppio rispetto a quello degli altri beni commerciabili (+55,6%)", aggiungono Alotti e Cestari. "Risulta evidente la centralità e la rilevanza dei costi gestionali dell’abitazione e del sempre più necessario avvio, ripartenza, a livello nazionale e provinciale di politiche per la casa e per le famiglie".

 

La Uil e Adoc del Trentino evidenziano "che anche da Ispat nei giorni scorsi è giunto il dato che nel 2024 per ben il 48,4% delle famiglie trentine in cima alle preoccupazioni di quadratura del bilancio familiare sono proprio le spese per l’abitazione, rispetto al 36,8% del 2001. Oltre a nuove misure sulla casa diventa ineludibile una diversa politica fiscale più equa e un intervento che risolva il deficit di concorrenza fra le imprese fornitrici dei beni e dei servizi obbligati che tanto incidono sui consumi e sulle spese delle famiglie italiane e trentine", concludono Alotti e Cestari.

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