Contenuto sponsorizzato

Festa per i 50 anni dell'associazione e gli agritur guardano al futuro: "La sfida? Uscire dai personalismi economici per essere più attenti alle comunità ambientali e sociali"

L'associazione degli agriturismi ha festeggiato i 50 anni. Un momento di festa, ma anche l'occasione per fare il punto della situazione, ricordare il passato, analizzare il presente e gettare uno sguardo sul futuro del settore. Rinnovato il Consiglio direttivo, la presidente uscente Nicoletta Andreis verso un secondo mandato

Di Luca Andreazza - 19 novembre 2024 - 20:56

TRENTO. Cinquant'anni di accoglienza raccolti in una serata e raccontati in un libro. Sono stati celebrati i 50 anni dell'associazione Agriturismo in Trentino al castello del Buonconsiglio. Un momento di festa, ma anche l'occasione per fare il punto della situazione, ricordare il passato, analizzare il presente e gettare uno sguardo sul futuro del settore.

 

Nella parte iniziale del pomeriggio di martedì 18 novembre si è tenuta l'assemblea straordinaria ed elettiva dei soci e delle socie che ha approvato alcune modifiche statutarie e rieletto il nuovo consiglio direttivo, che risulta in forte continuità con quello appena concluso e una decisa trazione femminile (due sindache su tre e sette consigliere su dieci). Il prossimo mese ci sarà la definizione delle cariche e la presidente uscente, Nicoletta Andreis, ha confermato la disponibilità per un secondo mandato. Poi c'è stato l'evento per celebrare il traguardo del cinquantesimo con una serie di interventi dalla Provincia a numerosi ospiti con la moderazione di Corrado Tononi.

 

"È un momento emozionante di arrivo e partenza", commenta Nicoletta Andreis, presidente dell'associazione Agriturismo in Trentino. "Di arrivo perché quando penso a un'associazione con 50 anni di storia alle spalle, avverto con piacere la responsabilità del mio ruolo; di partenza perché è necessario continuare a sognare pensare, programmare e concretizzare le sfide del futuro".

 

Un'associazione avviata nel 1974 su intuizione di 15 agricoltori e che oggi può contare su 285 soci. Sono 516 strutture (235 offrono servizio di ristorazione, di questi 100 offrono solo ristorazione senza posti letto; 142 offrono un servizio di fattoria didattica e 198 offrono degustazione di prodotti aziendali) per circa 5.400 posti letto a disposizione. Un settore in costante crescita e che punta a superare la barriera delle 500 presenze nell'anno.

 

"Dal 1974 molte cose sono cambiate ma non è mutata l'anima agrituristica - aggiunge Andreis - la capacità di accoglienza contadina che fonde in sé agricoltura e turismo. Credo che questa sia la direzione da tenere: se l'agriturismo negli ultimi 15-20 anni ha avuto una diffusione straordinaria, lo deve proprio a quella capacità originale di fondere i due settori, senza snaturarsi, e di diventare un'opzione primaria quando i turisti scelgono dove passare le proprie vacanze".

 

Rispetto al 1974, "avverto un'emergenza che definisco 'disequilibrio'. Non siamo in equilibrio con il pianeta, tra di noi nei rapporti umani e nelle nostre attività economiche", continua Andreis. "Abbiamo la necessità di uscire dalla nostra zona di comfort e affrontare alcune sfide tutti insieme: sono troppi i dati ambientali, climatici e sociali che ci fanno percepire che va trovato un nuovo equilibrio. Dobbiamo uscire dal nostro orto, guardarci da sopra per avere un quadro più completo, di uscire dai personalismi economici e sociali per dedicare più attenzione alle comunità ambientali e sociali".

 

Per celebrare il 50esimo dell'associazione è stato presentato anche il libro "Sentieri di accoglienza", un racconto di 19 storie a bilancio dell'attività ma anche per guardare alle prossime sfide. Una pubblicazione che è stata presentata nel dialogo tra Marco Romano (scrittore e curatore), Martina Luce (laureata in "Management della sostenibilità e del turismo") e la presidente degli agriturismi. Protagoniste anche le esperienze di Emili Piffer dell'agritur CapraMundi CibiMundi e di Mirella Paris, titolare dell'agritur omonimo.

 

La serata ha visto anche gli interventi dell'albergatore e filosofo Michil Costa il quale ha rivolto un appello contro la "monocultura turistica", di Valeria e Patrizia Pasetto titolari dell'agritur Ca' Versa e dello chef Peter Brunel che ha sottolineato l'importanza dei prodotti trentini nell'alta cucina.

 

Un appuntamento che ha visto la partecipazione anche dei vertici provinciali. "E' un piacere essere qui in questa occasione speciale", dice l'assessora Giulia Zanotelli. "Saluto la presidente, il consiglio d'amministrazione e l'ex presidente Manuel Cosi con cui nella scorsa legislatura è stato avviato un momento proficuo che è scaturito nella nuova legge dedicata esclusivamente agli agriturismi con un regolamento dedicato che porteremo a breve in pre-adozione in Giunta provinciale alla luce delle modifiche e delle richieste pervenute dal settore. Crediamo molto nella collaborazione tra il mondo dell'agricoltura e del turismo: una dimostrazione è nelle iniziative specifiche che abbiamo messo in campo".

 

I dati "confermano - aggiunge Zanotelli - che quello dell'agriturismo è un comparto in forte crescita sul nostro territorio e gli obiettivi della scorsa legislatura non sono mutati: aumentare la qualità delle strutture e la qualità dell'offerta nei confronti dei turisti e della comunità trentina con iniziative di successo. Un altro progetto che ci sta a cuore è la Carta dei valori, percorso partito un anno e mezzo fa che si sviluppa su tre fronti: formazione, logistica e promozione". 

 

Nell'incontro è stata evidenziata il legame, sempre più forte, tra agricoltura e turismo. "Se siamo qui oggi è merito delle 15 persone che 50 anni fa avevano visto lontano, a tutti i presidenti che si sono succeduti nel tempo ma anche a quelle decine e decine di aziende che hanno creduto, credono ma soprattutto crederanno in questo settore come sta facendo la Provincia", le parole dell'assessore Roberto Failoni. "Dal momento del mio insediamento, in questi sei anni siamo riusciti a promuovere un'esperienza unica che prima non esisteva perché si comunicava in maniera diversa".

 

Un percorso che piazza Dante intende portare avanti in continuità con il lavoro avviato nella prima legislatura della Giunta Fugatti. "Non era facile intercettare il turista, l'escursionista che cercava gli agriturismi invece delle altre strutture ricettive. Non è stato facile, inoltre, far capire al settore ricettivo che gli agriturismi non sono concorrenti, ma parte integrante e fondamentale del turismo trentino. Il metro del nostro successo lo si misura nelle tante strutture che hanno ormai raggiunto un'elevata qualità e la consapevolezza di quanto è importante avere prodotti in casa e soprattutto raccontarli nella maniera corretta, in maniera innovativa e con i tempi giusti per riuscire a lavorare anche nei periodi più delicati dell'anno", conclude Failoni.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
22 gennaio - 12:44
Pubblicato lo studio indipendente di Greenpeace Italia ''Acque Senza Veleni''. Livelli elevati si registrano in Lombardia (ad esempio in quasi [...]
Cronaca
22 gennaio - 11:19
I militari stanno cercando di ricostruire diversi aspetti dell'accaduto, compreso il movente dell'aggressione ai danni dello studente - lavoratore, [...]
Cronaca
22 gennaio - 11:10
Giorgio Del Zoppo (per tutti 'Gufo') è stato trovato a letto esanime dopo esser stato stroncato, a soli 55 anni, da un malore
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato