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Dai nuovi mercati alla "serra trentina", dal rilancio della fragola al villaggio dei piccoli frutti, la cooperativa Sant'Orsola proiettata nel futuro: "Orientati alla qualità"

Approvato dall'assemblea dei soci della cooperativa agricola Sant'Orsola il programma operativo 2025-2031: 27.652.000 euro disponibili per investimenti. Nel 2026 trasferimento nel Villaggio dei Piccoli Frutti del Campo Sperimentale ora sull'Altopiano della Vigolana. E in arrivo il primo bilancio di sostenibilità

Di LA - 25 settembre 2024 - 20:57

PERGINE VALSUGANA. Un balzo in avanti nel posizionarsi in nuovi mercati, la crescita ulteriore di un brand già riconosciuto come leader nella produzione e nella vendita a livello nazionale nel comparto dei piccoli frutti. E il miglioramento delle qualità e l'aumento delle produzioni, il rilancio della fragola, il sostegno alla nuova "serra trentina" e i cambi varietali. Questi tra i principali obiettivi di sviluppo del Programma operativo pluriennale 2025/2031 varato dai soci della cooperativa agricola Sant'Orsola

 

Il Programma è sostenuto da contributi finanziari erogati dall'Unione europea, destinati ai soci e alla cooperativa. I fondi comunitari si attestano a 27.652.000 euro, dai 3.175.000 euro disponibili nel 2025 aumentano anno dopo anno fino ai 4.470.000 del 2031. Sono a disposizione per investire secondo gli obiettivi di sviluppo presentati in assemblea dal direttore della Sant'Orsola Matteo Bortolini. La quota di investimenti pluriennali della cooperativa è di 5.500.000 euro, nel medesimo periodo, iniziando con 500.000 euro a partire dall'anno prossimo. Questo quanto emerge dall'assemblea dei soci di martedì 24 settembre.

 

Gli obiettivi approvati delineano la strategia complessiva della Sant'Orsola: la volontà di migliorare ancor più la qualità dei suoi frutti, di aumentare la produzione a copertura delle richieste di mercato sui 12 mesi, di introdurre nuove varietà e tutto ciò nel pieno rispetto dell'ambiente lungo l'intera filiera produttiva.

 

"Vogliamo sottolineare l’importanza del piano operativo come strumento per finanziare gli investimenti necessari per la nostra produzione orientandola secondo le richieste e le previsioni del mercato", ha sottolineato il presidente di Sant'Orsola, Silvio Bertoldi. Ha ricordato inoltre che la cooperativa è riconosciuta quale Organizzazione di produttori dal 1997 nella sua qualità di soggetto capace di aggregare aziende associate alle quali trasferisce ricerca e servizi a sostegno delle loro attività produttive.

 

In particolare, i fondi resi disponibili dal Piano operativo approvato verranno investiti per finanziare il rilancio della fragola in modo da aumentare il periodo di disponibilità per coprire l'intero arco dell'anno. Il cambio varietale della mora per migliorarne la produzione, l'aumento generalizzato della produzione del mirtillo, la stabilizzazione, pur nelle diversità stagionali, della produzione di lampone e ribes.

 

Nel dettaglio, sarà finanziato anche l'acquisto di piante di piccoli frutti, di ciliegie e melo, il rinnovo degli impianti di mirtillo, le nuove serre pesanti, cioè la "serra trentina" (novità assoluta che verrà presentata entro l'anno in corso), la difesa naturale con insetti utili e così via, la produzione integrata rispettosa della naturalità dei frutti e dell'ambiente, alcune tecniche colturali come le reti anti insetto e le ombreggianti, oltre alla fragola rifiorente, i rinnovi varietali, le contromisure antigelo, le serre antipioggia per piccoli frutti, ciliegio e antigrandine per il melo. Sono previsti pure particolari aiuti all'operatività delle aziende associate.

 

Tra gli investimenti pluriennali della cooperativa è prevista la somma di 1,5 milioni di euro per il trasferimento e l'allestimento nel 2026 del Campo sperimentale della Sant'Orsola nel Villaggio dei Piccoli Frutti nella grande area circostante la sede dello stabilimento nella località Cirè di Pergine. Attualmente il Campo si trova sull'Altopiano della Vigolana, dove opera da 22 anni in attività di breeding per il miglioramento delle caratteristiche delle piante mediante criteri scientifici. Il trasferimento ai soci delle novità ottenute garantisce lo sviluppo costante delle loro attività di coltivazione.

 

Poi Laura Ricci, della società trentina Linfa Consulting, ha in seguito illustrato il significato ed i contenuti del primo Bilancio di Sostenibilità che la Sant'Orsola si prepara a predisporre per il prossimo anno e che sarà presentato nel corso dell'assemblea generale 2026.

 

"Il bilancio è orientato a pratiche e obiettivi di sostenibilità ambientale nella gestione e nell'uso delle risorse naturali, nonché alla dimensione sociale ed economica delle attività aziendali. Coinvolge l'intera cooperativa e ogni realtà esterna alla quale è collegata la cooperativa", concludono i vertici di Sant'Orsola.

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