Contratto sanità, parti distanti. Cisl Fp: "Non ci siamo, se necessario sarà mobilitazione"
Giovedì 10 novembre il primo incontro per la trattativa del rinnovo del contratto sanità 2016-2018
TRENTO. Nulla di fatto e parti decisamente distanti. Questo quanto emerge a margine dell'incontro fra Apran e le parti sociali in materia del rinnovo del contratto sanità 2016-2018. I principali nodi da sciogliere sono l'aumento dei tabellari, indennità, la deroga sulle 11 ore e il recepimento del codice di comportamento aggiornato alla legge Madia e l'anticipo del Tfr. Cisl Fp Trentino attende lo stralcio per valutare il contenuto e non esclude scioperi e mobilitazioni.
"Abbiamo chiesto - spiega la Cisl Fp del Trentino - di immettere risorse previste per tutto il 2018 per fare in questo settore un contratto dignitoso per tutti e il riconoscimento delle fasce per tutto il personale sanitario e non".
"Come seguito all’odierno incontro - continua il sindacato - in sede Apran, a riguardo l’avvio della trattativa per il rinnovo contrattuale 2016-2018 del Comparto Sanità area non dirigenziale, definiamo questo incontro interlocutorio e al contempo preoccupante. La nostra richiesta di fare un rinnovo contrattuale che contenga un aumento dei tabellari dignitoso con il riconoscimento delle fasce economiche per tutti i lavoratori della Sanità Trentina aventi diritto, oggi non ha trovato adeguato riscontro".
"Comunque - precisa - a breve l’Apran ci invierà l’accordo stralcio che oggi ci ha illustrato, e su questo accordo produrremo tutte le nostre opportune osservazioni; come Cisl Fp Trentino inoltre ci riserviamo, se necessario, anche ogni tipo di azione o mobilitazione in merito".
"Allo stato dell’arte - conclude Cisl Fp del Trentino - la trattativa parte in salita, anche per il tentativo di chiedere in cambio la famosa deroga sulle 11 ore e modifiche del codice disciplinare. Per proseguire con i lavori del tavolo contrattuale abbiamo fissato altre tre date a partire dal 22 novembre fino al 6 dicembre".