A Bolzano le famiglie nel 2016 spenderanno 270 euro in più rispetto al 2015. A Trento inflazione a zero
I dati Istat elaborati dall'Unione nazionale consumatori mostrano che l'inflazione in Alto Adige è allo 0,5% il secondo dato più alto d'Italia. Trento è stazionaria. Le famiglie non pagheranno (in media) un euro in più in confronto allo scorso anno: "Ciò potrebbe voler dire che c'è una certa stagnazione del mercato"
BOLZANO. L'inflazione "galoppa" e a Bolzano spinge le famiglie a spendere circa 270 euro in più rispetto all'anno scorso, per nucleo 'medio' composto da 4 persone. Solo a Trieste, in Italia, va peggio con una spesa extra rispetto al 2015 di 322 euro mentre a Trento non si muove foglia e, rispetto allo scorso anno, nulla cambia. Almeno secondo i dati definitivi di novembre resi noti dall'Istat, rielaborati dall'Unione Nazionale Consumatori che prova a spiegarci questi numeri.
"A Bolzano l'inflazione è alta (0,5%) - ci comunica uno dei loro analisti - ma se guardate è comunque leggermente più bassa di Firenze (0,6%) e Venezia (0,6%). Perché le famiglie spendono di più, allora, a Bolzano rispetto a queste altre città? Perché a Bolzano ci sono redditi maggiori, si spende di più e pur essendoci un'inflazione leggermente più bassa la spesa aggiuntiva media risulta essere maggiore. Il dato di Trento (0% inflazione e 0 di spesa aggiuntiva), invece, è buono per le famiglie. I prezzi dei beni di consumo sono rimasti uguali e quindi si spende nella stessa maniera rispetto al 2015. Però potrebbe voler dire anche che il mercato è un po' stagnante. Semplificando possiamo dire che se la domanda aumenta i prezzi aumentano, se cala e c'è meno richiesta, caleranno anche i prezzi. Ebbene il fatto che sia sullo zero può voler dire che il mercato è poco mobile".
Secondo i dati elaborati da Unione Nazionale Consumatori sono 5 su 19 le città capoluogo italiane che sono ancora in deflazione. Nel mese di ottobre erano 9, ma è significativo il fatto che la deflazione permanga in città importanti come Torino, Milano e Roma. Il record della deflazione è a Torino, dove l'abbassamento dei prezzi dello 0,2% consente ad una famiglia di 4 persone di risparmiare 95 euro su base annua in termini di riduzione del costo della vita. Al secondo posto delle città meno care, Roma, con una deflazione dello 0,2% ed una minor spesa annua di 82 euro. Al terzo posto Potenza, dove una tradizionale famiglia di 4 componenti risparmierà 64 euro (-0,2%).