Addetti delle pulizie a rischio, i sindacati: "Massima disponibilità da Olivi e Stocker"
Martedì 13 le tre sigle sindacali hanno incontrato l'assessore Olivi che si è impegnato a incontrare e fare pressione con i vertici aziendali dell'Autostrada del Brennero. I sindacati: "Il lavoro resta, ma nessuno si preoccupa di chi lo farà a inizio 2017"
TRENTO. "Non possiamo accettare che A22 resti indifferente - spiega Ermanno Ferrari di Fisascat Cisl - Abbiamo ricevuto la massima disponibilità dal punto di vista politico nella figura dell'assessore Alessandro Olivi. Nell'incontro abbiamo presentato la problematica, anche se il vicepresidente provinciale era in parte a conoscenza della situazione. Si è impegnato per fare pressione affinché A22 apra un dialogo. La prossima settimana l'assessore trentino e l'assessora altoatesina Martha Stocker incontreranno i vertici dell'Autostrada per farsi carico del problema in quanto stazione appaltante. Siamo soddisfatti in quanto questa problematica è stata recepita come di rilevanza politica. Aspettiamo l'incontro e siamo fiduciosi dell'istituzione del tavolo".
L’assessore trentino ha assicurato che insieme alla collega altoatesina faranno il possibile per evitare i licenziamenti. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno ribadito la netta contrarietà all'ipotesi di lasciare a casa 116 persone, senza che nessuno si faccia carico di questa responsabilità. A determinare questa situazione, come noto, è il fatto che Autobrennero, a differenza del passato, assegnerà la gestione delle pulizie delle 22 aree di servizio direttamente alle società che hanno vinto l'appalto dell'intera area di sosta. E per questi lavoratori, oggi alle dipendenze della cooperativa B&B service di Lucca, non c'è nessuna clausola di riassunzione.
"La verità – hanno ribadito Roland Caramelle e Paola Bassetti della Filcams Cgil, Lamberto Avanzo e Ermanno Ferrari della Fisascat Cisl e Francesca Vespa della Uiltrasporti - è che nel cambio appalto non è stata prevista nessuna salvaguardia per questi lavoratori. La nostra sensazione è che pur di portare a casa un servizio ad un costo più basso, si siano sacrificate 116 famiglie. E resta certo che dal 1 gennaio qualcuno dovrà comunque svolgere i servizio di pulizie. Chi lo farà? Nessuno sembra porsi il problema, quantomeno in maniera esplicita".
E sulla questione gli stessi vertici di Autobrennero, chiamati in causa dai sindacati, fino a questo momento non hanno preso posizione, rimandando lavoratori e sindacati all'indirizzo delle società che vinceranno le gare d'appalto per le aree di servizio.
Una situazione che ha spinto Claudio Cia di Agire a presentare una doppia interrogazione in Provincia e in Regione in quanto "Autostrada del Brennero, una società di fatto pubblica, con principali soci la Regione Trentino Alto Adige, la Provincia di Bolzano e la Provincia di Trento, ha dichiarato di non assumersi responsabilità in merito alla tutela dei lavoratori e si rifiuta di farsi parte attiva nel chiamare al tavolo le società che, di fatto, lavorano per loro, mandando oltretutto suoi dipendenti a sostituire quelli in sciopero durante le giornate di protesta. Un atteggiamento inedito in Trentino, almeno entro questo contesto sociale".
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