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LE FOTO. Il più grande tetto verde d’Italia accoglierà le aziende dell’innovazione. Ecco il progetto dell’archistar Kengo Kuma che ripensa l’ex Manifattura di Rovereto

Sono già nove le imprese dell’innovazione che si sono aggiudicate uno spazio all’interno dei 25.000 metri quadri progettati dall’archistar giapponese Kengo Kuma all’insegna della sostenibilità. Il presidente di Trentino Sviluppo Anzelini: “Oltre la metà degli spazi disponibili è stata assegnata o opzionata”

foto Michele Purin
Di Tiziano Grottolo - 07 settembre 2020 - 20:13

ROVERETO. È complesso trovare le parole per incominciare a descrivere “Be Factory” l’hub della green & sport economy pensato da Trentino Sviluppo e inserito all’interno di Progetto Manifattura. Ciò che non è difficile da immaginare è il movimento e la vitalità delle aziende che presto occuperanno i nuovissimi spazi progettati dall’archistar giapponese Kengo Kuma. Snocciolando qualche numero per rendersi conto delle dimensioni dell’area e della portata del progetto basti sapere che sono stati sufficienti poco più di due anni, 767 giorni di cantiere, per completare la più importante opera di edilizia industriale del Trentino. I nuovi spazi produttivi occuperanno un’area di 25mila metri quadri realizzati quasi interamente in legno, vetro, alluminio e pietra trentina. In sostanza solo le fondamenta sono state realizzate in cemento armato.

 

Kuma, icona dell’architettura sostenibile, ha lavorato di fino ed è riuscito a inserire il suo progetto all’interno del contesto, senza snaturarlo. In questo modo è stato possibile salvaguardare sia l’iconica ciminiera che l’Ottocentesca Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco, entrambe in fase di ristrutturazione. Non solo, il vecchio opificio sarà restituito e “aperto” alla città attraverso un camminamento pedonale che, con i suoi 18 mila metri quadrati di superficie, si appresta a diventare il tetto verde più grande d’Italia. Dallo storico edificio dell’Orologio sarà possibile raggiungere la ciclabile che corre lungo il torrente Leno.

 

Alla realizzazione del progetto, e sotto la guida dell’impresa appaltatrice la Colombo Costruzioni di Lecco, hanno partecipato 80 ditte (40 le aziende trentine che hanno ottenuto subappalto), per un totale di 600 lavoratori. “Un cantiere complesso – sottolinea Sergio Anzelini presidente di Trentino Sviluppo – soprattutto dal punto di vista della sicurezza considerando che sono stati impiegati contemporaneamente fino a 250 lavoratori. Grazie alla gestione integrata – portata avanti con Uopsal e il Servizio Lavoro della Pat – abbiamo potuto procedere spediti ma in sicurezza”. L’assenza di infortuni è quindi un risultato significativo ed importante, frutto non del caso ma di una scrupolosa programmazione.

LE FOTO. “Be Factory” l’hub della green & sport economy pensato da Trentino Sviluppo

 

L’operazione ha raggiunto un valore complessivo di 45,6 milioni di euro, finanziati interamente dall’unione europea. I nuovi edifici, ad elevata efficienza energetica e contenuto impatto paesaggistico ed ambientale, offriranno praticamente gli stessi i comfort che si possono trovare all’interno di un’abitazione, solo che nella “cittadella” verranno a insediarsi le aziende dell’innovazione, attive nei settori della tutela dell’ambiente, delle biotecnologie, della mobilità sostenibile, dell’industria dello sport e dell’edilizia intelligente.

 

Sono già nove le realtà imprenditoriali che si sono aggiudicate uno dei 36 moduli all’interno di “Be Factory”, occupando circa il 38% degli spazi a disposizione. Aziende che a partire da fine settembre potranno iniziare l’allestimento delle attività produttive nei nuovi moduli, mentre con l’inizio delle lezioni troveranno “ospitalità” anche quattro classi del vicino istituto comprensivo di Isera e Rovereto. Una soluzione transitoria per far fronte all’emergenza Covid. Nel frattempo 7 aziende (per un ulteriore 23% dello spazio) sono in trattativa per per entrare nell’incubatore. Oltre la metà degli spazi disponibili è stata assegnata o opzionata” commenta soddisfatto Anzelini. Ora, resta solo l’ultimata la fase di collaudo di impianti e ascensori, il 15 settembre Trentino Sviluppo riceverà dalla Colombo Costruzioni “le chiavi” dell’hub: fiore all’occhiello non solo della città di Rovereto ma di tutto il Trentino, un biglietto da visita in grado di fare invidia alle grandi metropoli industrializzate.

 

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