Sfruttamento della prostituzione, 2 arresti e 9 denunce in Trentino: “Il gruppo aveva reclutato ragazze all'estero. Giro d'affari fino a 300mila euro al mese”
I carabinieri sono entrati in azione questa mattina: le indagini, particolarmente complesse e articolate, hanno permesso di individuare un sodalizio composto da 9 soggetti dedito alla gestione di una fiorente attività di sfruttamento della prostituzione
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ARCO. Due persone arrestate e quasi venti denunce: è questo il bilancio dell'operazione portata avanti nella mattinata di oggi (sabato 8 febbraio) dai militari dell'arma, intervenuti per fermare un gruppo di 9 cittadini stranieri dedito allo sfruttamento della prostituzione.
L'operazione è scattata nelle prime ore di oggi: i carabinieri della stazione di Arco, in collaborazione con personale del Nor e delle stazioni dipendenti della Compagnia di Riva del Garda, su delega della Procura della Repubblica di Rovereto hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Rovereto nei confronti di due stranieri, in Italia senza fissa dimora, accusati come detto del reato di sfruttamento della prostituzione. Deferiti in stato di libertà, per lo stesso reato, anche sette altri cittadini stranieri appartenenti al medesimo gruppo.
Le indagini, particolarmente complesse e articolate, hanno consentito di individuare “un sodalizio composto da 9 soggetti, di età compresa tra i 26 e i 38 anni, dedito alla gestione di una fiorente attività di sfruttamento della prostituzione. L'attività di indagini ha ha consentito di stabilire che il gruppo, con base operativa nell’Alto Garda, nel periodo dal febbraio 2024 alla data odierna, dopo aver reclutato all’estero 15 ragazze fra i 22 e i 31 anni, le aveva condotte in Italia, avviandole all’attività di prostituzione in dieci strutture ricettive delle provincie di Trento, Bergamo, Padova, Mantova, Verona e Brescia. E’ stato denunciato in stato di libertà per favoreggiamento della prostituzione anche un gestore di un residence della provincia di Trento. Inoltre, sono stati deferiti anche i gestori di altre 9 strutture ricettive che hanno omesso di comunicare la presenza degli utilizzatori delle medesime all’Autorità di PS”.
Ogni giorno, gli appartenenti al gruppo pubblicavano on line vari annunci, offrendosi anche di accompagnare le ragazze nelle abitazioni dei clienti che ne facevano richiesta e si dimostravano disponibili a pagare un supplemento. Gli accertamenti hanno consentito di dimostrare che il giro d'affari prodotto poteva raggiungere anche i 300mila euro al mese, i quali venivano poi ripartiti tra i 9 soggetti appartenenti al gruppo e subito reinvestiti all'estero in appartamenti di pregio, auto di grossa cilindrata e monili in oro. Le ragazze viceversa ricevevano abiti griffati, gioielli, cene in ristoranti di lusso e ingressi in centri estetici.
“L’attività di esecuzione delle misure e dei decreti di perquisizione – concludono i militari – nella quale sono stati impiegati 25 Carabinieri, ha portato al sequestro di apparati informatici e denaro provento dell’attività illecita. Le due persone arrestate in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, al termine delle formalità di rito, sono state trasferite presso le Case Circondariali di Trento e Padova”.