Mucchi di carne incastrati in fili di ferro a pochi metri da un capanno da caccia e uno da osservazione: il macabro ritrovamento (FOTO). Il ''carnaio'' per attirare lupi e volpi?
La scoperta ieri sera in un'area molto accessibile sopra Moena. I 'carnai' sono illegali e spesso usati per compiere atti di bracconaggio. Il consigliere Degasperi presenta un'interrogazione in Aula

MOENA. Un ''carnaio'' a pochi metri da due capanni, uno da caccia e l'altro da osservazione, posizionato in bella vista per attirare animali selvatici. E' questa la macabra scoperta fatta da una persona che ieri era andata a fare una corsa sopra Moena tra i boschi della località Peniola.
Parcheggiata la macchina non è servito nemmeno addentrarsi troppo nel bosco. A poca distanza dal parcheggio, infatti, lungo il sentiero ecco i due capanni e a pochi metri di distanza un mucchio di carne tenuta insieme con del filo di ferro (ed altra posizionata in alto, sul capanno, per essere utilizzata in un secondo momento o anche solo per favorire il diffondersi degli odori).

Carne fresca posizionata da non troppo tempo buona ad attirare carnivori e animali spazzini dalle volpi, ai tassi passando, ovviamente, ai lupi.
I casi sono due: quella carne serve da trappola per i selvatici per scattare loro splendide foto o, peggio, per abbatterli senza pietà stando comodamente appollaiati nel capanno a poche decine di metri di distanza.

In ogni caso quanto scoperto sopra Moena è grave. I ''carnai'' sono illegali. Attirare animali con della carne infilata dentro fili di ferro non si può fare a prescindere.
Il metodo, lo scriviamo senza nasconderci, è utilizzato in varie parti del mondo per compiere episodi di bracconaggio. Tra l'altro spesso e volentieri mescolati nella carne vengono piazzati veleni e sostanze tossiche. E le potenziali vittime di una tale barbarie sono rapidamente individuabili: lupi e volpi. Nel primo caso, come è noto, la caccia è vietatissima e l'abbattimento è un reato gravissimo. Nel secondo caso la caccia è ammessa (non con i carnai, comunque) ma in Trentino, da calendario venatorio, era prevista dal 15 settembre 2024 al 30 gennaio 2025 quindi saremmo comunque fuori 'stagione'.
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Il fatto raggiungerà rapidamente le aule del consiglio provinciale visto che il consigliere di Onda Filippo Degasperi ha già presentato un'interrogazione. Il Trentino, come noto, non è esente da fenomeni di bracconaggio dei più orribili. Non più tardi di un mese fa quattro lupi erano stati trovati avvelenati nelle campagne di Levico e pochi giorni dopo una volpe era stata uccisa sempre per avvelenamento sopra Arco.
Sempre stando ai fatti secondo il report Grandi Carnivori del 2024 (l'ultimo disponibile) nel 2023 due lupi furono vittima di bracconaggio: uno ucciso con un colpo di arma da fuoco nella campagna di Nago Torbole il 16 febbraio e uno avvelenato in località Raut a Croviana il 16 novembre.