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Sequestrate 14 tonnellate di rifiuti speciali in una fonderia: liquidi pericolosi fuoriuscivano dai contenitori, emissioni abusive e auto abbandonate

In base a quanto si è scoperto, l’azienda effettuava abusivamente lavorazioni su componenti in alluminio, senza le necessarie autorizzazioni, tra cui quella relativa alle emissioni in atmosfera, vista la presenza di macchinari industriali che producevano fumi

Pubblicato il - 09 marzo 2025 - 18:42

AGNOSINE. Quattordici tonnellate di rifiuti speciali, ottocento litri di rifiuti liquidi e cinque auto fuori uso. Questo in sintesi il bilancio del sequestro frutto di un’attività congiunta fra i militari dei nuclei carabinieri forestali di Vobarno e Idro e il personale del dipartimento di Brescia di Arpa Lombardia in una operazione di controllo in una fonderia di Agnosine sul territorio centro-occidentale della Val Sabbia.

 

I militari insospettiti dalla presenza di numerosi big-bags (grandi sacchi per lo stoccaggio di prodotti sfusi) anche nell’area esterna del capannone aziendale hanno effettuato controlli più specifici.

In base a quanto si è scoperto, l’azienda effettuava abusivamente lavorazioni su componenti in alluminio, senza le necessarie autorizzazioni, tra cui quella relativa alle emissioni in atmosfera, vista la presenza di macchinari industriali che producevano fumi.

Controlli più approfonditi estesi in tutto il perimetro aziendale, compresi gli spazi esterni esposti agli agenti atmosferici, hanno portato al sequestro di circa 14 tonnellate di rifiuti derivanti dall’attività abusiva di lavorazione dell’alluminio, stipati in 35 big-bags, 800 litri di rifiuti liquidi, anche pericolosi e 5 veicoli fuori uso in evidente stato di abbandono.

Parte dei liquidi rinvenuti nel piazzale, tra cui olii lubrificanti esausti, soluzioni basiche e additivi, fuoriuscivano dai contenitori danneggiati riversandosi direttamente sulla pavimentazione, confluire nel sistema di raccolta delle acque meteoriche disperdendosi nell’ambiente circostante. I contenitori, infatti, non avevano alcun bacino di contenimento.

Al termine delle operazioni è stata messa in sicurezza e sequestrata l’intera area, compresi i macchinari, le attrezzature nella disponibilità della ditta e i rifiuti rinvenuti.

 

Inoltre, a uno dei due soci amministratori, entrambi indagati a piede libero dall’Autorità Giudiziaria, sono stati sequestrati in via cautelare, poiché illecitamente detenute, circa 200 munizioni e 4 armi rinvenute nei locali. Le responsabilità penali degli indagati saranno accertate dalle Autorità competenti. 

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