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Costretto a restituire 40.000 euro di pensione all'Inps per 1.200 euro di rimborso: allenatore amatoriale 65enne nel cortocircuito tra sport e "Quota Cento"

Ruggero Bassetti, 65enne trentino andato in pensione dal 2022 grazie a "Quota Cento", si è visto recapitare dall’Inps una richiesta di rimborso di quasi 40.000 euro della pensione percepita nel 2023 per aver ricevuto un contributo di 1.200 euro dalla società sportiva dilettantistica di volley in cui svolge il ruolo di allenatore

Pubblicato il - 19 febbraio 2025 - 19:07

TRENTO. Da 25 anni allena una squadra di pallavolo a livello amatoriale, ma ora quella che per lui è sempre stata una passione rischia di costargli molto cara.

 

Ruggero Bassetti, 65enne trentino andato in pensione dal 2022 grazie a "Quota Cento", si è visto infatti recapitare dall’Inps una richiesta di rimborso di quasi 40.000 euro della pensione percepita nel 2023. Il motivo? Aver ricevuto un contributo di appena 1.200 euro dalla società sportiva dilettantistica in cui svolge il ruolo di allenatore.

 

“Non ho mai visto la mia attività di allenatore come un lavoro”, spiega Bassetti all'Ansa. “Quei 1.200 euro rappresentano un rimborso forfettario per le spese chilometriche delle trasferte. Ho sempre usato il mio mezzo per accompagnare le atlete. Ma con la nuova legge sullo sport entrata in vigore a luglio 2023, la società ha dovuto formalizzare un contratto di collaborazione autonoma coordinata e continuativa. Lo ha fatto senza sapere che io ero pensionato con Quota Cento, e io l’ho accettato senza conoscere bene le implicazioni della normativa”.

 

La prima comunicazione da parte dell’Inps è arrivata a novembre 2024: il problema è legato alle rigide regole di "Quota Cento", che vietano il cumulo della pensione con redditi da lavoro dipendente o autonomo, con l’unica eccezione per il lavoro autonomo occasionale nei limiti di 5.000 euro lordi annui.

 

“Il problema è strutturale”, prosegue Bassetti. “La soluzione dovrebbe arrivare da parte della politica. Non è ammissibile imporre la restituzione integrale della pensione per una questione prettamente formale di redazione di un contratto per adeguamento alla riforma dello sport. In più bisogna considerare che se il contratto fosse stato fatto come lavoro autonomo occasionale avrei potuto percepire l'importo senza incorrere nessuna sanzione. E ci sono tante persone nella mia stessa situazione”.

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