A Venezia la presentazione del quotidiano "L'Altramontagna". La consigliera Guarda: "Uno strumento utile a tutti per approfondire questioni legate alle terre alte"

VENEZIA. È stato presentato quest’oggi, 7 febbraio, fra le mura di palazzo Ferro-Fini, a Venezia, il progetto legato al nuovo quotidiano L’Altramontagna, alla presenza della consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda. Un prodotto dedicato esclusivamente al mondo della montagna, "che non si pone confini di narrazione, limiti di orizzonte, chiusure pregiudiziali ma che vuol riuscire a raccontare il presente e il futuro dei territori partendo proprio dalle terre alte", anticipa Luca Pianesi, direttore de Il Dolomiti, presente alla conferenza accanto al curatore e ideatore del progetto Pietro Lacasella.

"Nonostante io provenga dalla pianura, da tempo mi sto preoccupando di montagna - esordisce Guarda -. In questi anni in consiglio regionale di terre alte se ne è parlato soltanto guardando a temi specifici come le 'starlight room' o ancora pensando ai pass per i cacciatori, dimenticando tematiche di cruciale importanza come quelle legate alle politiche abitative o al problema del bostrico", prosegue, sottolineando l'importanza della nascita di un progetto come L'Altramontagna, "che mette a disposizione dei cittadini contenuti di estremo valore culturale: un contributo concreto e uno strumento utile a tutti per approfondire questioni legate alla montagna".

"Siamo davvero molto orgogliosi di questo invito e di questo progetto - si aggiunge Luca Pianesi -. Tutto è nato a Trento da 4 ragazzi che appena trentenni avevano deciso di mettersi in proprio, fondando Il Dolomiti in una stanza di 4 metri per 3, senza bagno né riscaldamento". Un quotidiano online locale negli anni cresciuto in maniera incredibile, non soltanto a livello di visualizzazioni (e piazzandosi in un range da giornale nazionale ndr) ma anche ampliando i propri orizzonti geografici.

"Qualche tempo fa, un po' per caso, abbiamo conosciuto Pietro, decidendo di andarci a bere un caffè, grazie al quale è nato non soltanto il progetto de L'Altramontagna ma anche una bella amicizia - fa sapere -. Da una sua idea, abbiamo cominciato a progettare insieme questo nuovo quotidiano, che ha una visione nazionale, con la volontà di raccontare le terre alte e non solo: parlando di montagna si parla di tutto, futuro compreso". 

La volontà è quella di raccontare le terre alte "con sguardo analitico e attento all’ambiente ma non ideologico, appoggiandosi alla scienza, uscendo dai pregiudizi". Ad aggiungersi alle dichiarazioni del direttore de Il Dolomiti, anche l'antropologo e blogger Pietro Lacasella, ideatore e curatore de L'Altramontagna: "Oggi festeggiamo il primo mese di vita del quotidiano, portale suddiviso in 4 grandi sezioni: articoli, podcast, video di approfondimento e blog". Un progetto supportato da un comitato scientifico composto da 14 membri per raccontare le terre alte a tutto tondo, "evitando di inciampare su pericolose derive ideologiche".