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Orsi, gli ambientalisti contro Fugatti, l'Oipa: “Annuncia una rappresaglia con metodo sommari”. La Lav avverte: “Risponderemo colpo su colpo in tribunale”

Dopo la conferenza stampa del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, diverse associazioni ambientaliste hanno pesantemente criticato le decisioni prese, parlando di una “rappresaglia”: ecco le posizioni di Leal, Oipa e Lav

Di F.S. - 08 aprile 2023 - 18:34

TRENTO. “Fugatti fuori controllo”, “una rappresaglia con metodi sommari” e poi l'avvertimento “risponderemo ad ogni minaccia alla vita degli orsi in ogni tribunale”: rispondono così Leal, Oipa e Lav alle decisioni prese dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, che dopo la tragica morte del 26enne Andrea Papi, aggredito e ucciso da un orso nei boschi di Caldes, ha firmato un'ordinanza per l'abbattimento del plantigrado responsabile dell'attacco. Il presidente della Pat ha anche annunciato la volontà delle autorità provinciali di procedere all'abbattimento di altri 3 orsi considerati problematici (Jj4, Mj5 e M62) e di rivedere profondamente il progetto Life Ursus, per dimezzare in sostanza il numero di esemplari presenti in Trentino (da un centinaio a circa 50).

 

Nel corso della conferenza del 7 aprile (Qui Articolo), scrive la Leal Lega antivivisezione, Fugatti “ha precisato che le modalità di cattura non sono un suo problema" così come non sarà un problema se verrà catturato l'orso 'sbagliato'. Per il presidente dell'associazione Gian Marco Prampolini si tratta di una “squallida campagna elettorale” sulla pelle degli orsi senza “nessuna autocritica sulla modalità di gestione dell'orso”. Il fatto più grave però “è che al momento l'opposizione tace”.

 

Per l'Oipa le parole di Fugatti rappresentano “una rappresaglia con metodi sommari” da parte del presidente della Provincia “che ha dichiarato guerra agli orsi che fanno gli orsi”. L'Organizzazione internazionale protezione animali sottolinea poi come “un amministratore e un'amministrazione coscienziosi dovrebbero rappresentare tutti i portatori di interesse, dovrebbero agire nel rispetto delle norme di salvaguardia della biodiversità e non dovrebbero essere mossi da spirito di rappresaglia, da spirito di vendetta”, ricordando che “esiste sempre un modo per convivere serenamente con gli animali che vivono nel loro habitat. Altre Regioni lo dimostrano. Le istituzioni mettano un maggiore impegno nella diffusione d'informazioni utili a tal fine e attivino, con le categorie produttive, misure di salvaguardia nel rispetto della vita animale, tutelata dall'articolo 9 della Costituzione”.

 

“Questa rappresaglia – dice invece il vicepresidente nazionale Lav e responsabile trentino dell'associazione Simone Stefani – aggiungerà solo sangue innocente a sangue innocente mentre l'Amministrazione provinciale trentina, come tutte quelle che l'hanno preceduta, non è stata in grado di favorire la convivenza pacifica nel rispetto della vita degli umani e degli orsi”. Il responsabile nazionale di Lav Animali selvatici Massimo Vitturi poi avverte: “Risponderemo colpo su colpo, nelle Aule giudiziarie e in piazza, a ogni minaccia alla vita degli orsi per continuare a coltivare la possibile, necessaria, pacifica convivenza tra tutti”. In definitiva, conclude l'associazione, il presidente Fugatti: “Ha deciso di scatenare un'offensiva che non sarò utile a nessuno, perché l'odio e il desiderio di vendetta non insegneranno certamente ai cittadini come comportarsi nel caso in cui dovessero incontrare un orso sul loro cammino e quindi nulla cambierà per la loro sicurezza”.

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