La frana accelera, 2milioni di metri cubi di roccia pronti a crollare sul paese nelle prossime 3 settimane. Entro venerdì a Brienz non dormirà più nessuno
Il villaggio grigionese da anni si trova nella situazione di dover convivere con un continuo spostamento a valle e un enorme massa di rocce e detriti che potrebbero staccarsi a monte. In questi giorni è stata diramata l'allerta arancione e la prossima settimana dovrebbe arrivare quella rossa, se le cose non cambieranno drasticamente: a quel punto gli 85 abitanti non potranno più rientrare nelle loro case e anche il bestiame verrà portato via
BRIENZ. E' un conto alla rovescia angosciante e terribile quello lanciato dai geologi a Brienz, villaggio grigionese nella Valle dell'Albula. In un lasso di tempo compreso tra una settimana e 24 giorni infatti quasi 2 milioni di metri cubi di roccia potrebbero staccarsi a monte dell'abitato che conta circa 85 residenti.
Ecco perché in queste ore è stato l'ordine perentorio di abbandonare le case e di lasciare il paese a tutti gli abitanti. E' scattata, infatti, la cosiddetta fase arancione che è quella dell'evacuazione dell'intera area. A partire da venerdì sera, nessuno potrà pernottare nel paese fino a nuovo ordine. A partire da sabato la popolazione potrà accedere a Brienz durante il giorno ma solo finché la situazione di pericolo lo consentirà. La situazione geologica del villaggio grigionese è monitorata da tempo.
Il paese sta lentamente scivolando verso il basso e le placche rocciose si stanno spostando da anni. Per ridurre tale movimento è stato anche scavato un tunnel esplorativo di più di 600 metri sotto il villaggio per estrarre l'acqua che vi si accumula ed evitare che possa così ''scavare'', letteralmente, la terra sotto i piedi del paese.
Un progetto milionario su cui hanno investito tutte le amministrazioni dal consiglio ferale al cantone al comune. In questi giorni però, ci sarebbe stata un'improvvisa accelerazione e le rocce a monte delle case sarebbero a questo punto sull'orlo di crollare. Entro tre-dieci giorni è attesa la ''fase rossa'' quella in cui il rischio crollo diventerà altissimo e sarà impedito l'accesso totale al paese nemmeno durante il giorno e anche il bestiame sarà portato via.