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Gian Antonio Stella e il dramma di 2 giovani uccisi nei boschi della Val di Sole: per l'orsa con cuccioli una caccia spietata per l'assassino (ancora a piede libero) no

La comunicazione sulla vicenda orsi da parte della Provincia in questa fase è devastante e sta creando danni sia tra quelli che ora sono terrorizzati per un Trentino descritto come sotto assedio degli orsi sia per quelli che non capiscono come nel 2023 le uniche soluzioni che si stanno attuando siano le due usate alla fine dell'800, cattura e abbattimento. Il sentiment del Paese è tutto nel post di Taffo: ''Facciamo anche funerali per animali, ma quello per lOrsa Jj4, a costo di rimetterci, ci sembra abbastanza inutile e cattivo''

Di L.P. - 19 aprile 2023 - 11:02

TRENTO. Sono tantissimi i post e le reazioni sulla vicenda orsi. Il danno d'immagine per il territorio è duplice perché se da un lato il presidente della Provincia ha comunicato sia nelle conferenze stampa pubbliche che nelle sue apparizioni televisive come se il Trentino fosse in uno stato di guerra, accerchiato da orsi in ogni dove (cosa assolutamente non vera perché gli esemplari presenti sono poco più di un centinaio e sparsi su areali in buona parte irraggiungibili e in quota e le aggressioni dall'inizio del progetto restano 8), dall'altro c'è chi non riesce a capire come degli esseri umani, nel 2023, mentre ormai si vola nello spazio, si è dotati tutti di tecnologie fantascientifiche, siamo tracciati in tempo reale, profilati, scannerizzati, non si sia fatto niente per mettere in atto strategie di convivenza tra questi animali e i residenti delle aree e si reagisca come si reagiva a fine '800 con abbattimenti e catture. L'ondata di sdegno a livello nazionale e internazionale è enorme e basta accendere qualsiasi programma televisivo per rendersene conto.

 

Oggi sul Corriere della Sera si può leggere un articolo di Gian Antonio Stella dal titolo ''Orsi, cacciatori e diverse attenzioni'' e racconta i due pesi e due misure che si stanno applicando a due tragedie avvenute entrambe tra i boschi trentini: da un lato quella che ha visto spegnersi la vita del 26enne Andrea Papi, il runner ucciso da un'orsa che aveva con sé tre cuccioli; dall'altro il 24enne Massimiliano Lucietti freddato con un colpo di fucile alla nuca mentre era a caccia nei boschi di Celledizzo l'autunno scorso (a meno di 30 chilometri di distanza da quelli di Caldes) da un assassino ancora in libertà visto che non è ancora stato trovato e non si sa chi possa essere stato. 

 

''Che fine ha fatto l’assassino della Val di Sole? - si chiede Stella - Incubo finito: l’hanno catturato proprio ieri, direte voi sotto il diluvio di telegiornali, giornali radio, agenzie, commenti radiofonici, post, interventi pensosi o demenziali sui social. Non è esatto. Quello che è stata catturata, ridotta in cattività e imprigionata vita natural durante (a meno che l’aspirante Giustiziere Maurizio Fugatti, il leghista presidente della provincia autonoma di Trento, non ce la faccia a farla abbattere) è l’orsa «Jj4», rea d’avere ucciso il runner Andrea Papi nel quale si era imbattuta mentre girava per i boschi con i suoi tre cuccioli. Ma quella è un’assassina incolpevole. Una creatura innocente che San Francesco, pur condividendo come è ovvio l’idea di renderla inoffensiva, non potrebbe che benedire. L’assassino che a novembre ammazzò con un colpo alla nuca tra i boschi della stessa Val di Sole, a pochi chilometri di distanza, il giovane cacciatore Massimiliano Lucietti, invece, è ancora libero. E certo non è stato braccato in questi mesi con la stessa tenacia e lo stesso accanimento da cacciatore di taglie nei confronti dell’orsa. Unico plantigrado dai tempi lontani accusato in Italia d’aver ucciso un uomo''.

 

Quindi la domanda retorica, perché la risposta è scontata visti i numeri che parlano chiarissimo, se ad andare nel bosco si debba avere più paura di incontrare l'uomo o le fiere. ''L’ultimo rapporto, per la stagione 2022-23 dice che i morti (cacciatori e non cacciatori uccisi «per errore») sono stati 22, i feriti 57. E pone una domanda: vi sembrano pochi?''. Perfetta, poi, come sempre, la comunicazione di Taffo, l'agenzia funebre ormai nota su scala nazionale proprio per le sue capacità comunicative: ''Facciamo anche funerali per animali, ma quello per lOrsa Jj4, a costo di rimetterci, ci sembra abbastanza inutile e cattivo''.

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