Caso 'Freunde im Edelweiss', "riaffermato il principio della libertà di stampa". Il Sindacato giornalisti e la Fnsi dopo l'assoluzione di Franceschini e Oberhofer
Il libro inchiesta sullo scandalo Sad contiene 6mila pagine di atti e oltre 500 ore di intercettazioni riguardanti il partito altoatesino Südtiroler Volkspartei. Il Gip Secchi ha sentenziato la pubblicabilità delle intercettazioni
BOLZANO. La sentenza del Tribunale di Bolzano resa nota ieri riafferma l'articolo 21 della Costituzione, il principio della libertà di stampa, attenendosi anche alla giurisprudenza europea in materia.
E' così che si esprimono in una nota congiunta il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige Suedtirol e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana dopo l'assoluzione dei giornalisti Christoph Franceschini e Artur Oberhofer con formula piena ("perché il fatto non sussiste") dall'accusa di "pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale" (articolo 684 del codice penale).
La pubblicazione nel mirino è "Freunde im Edelweiss", un libro inchiesta sullo scandalo Sad contenente 6mila pagine di atti e oltre 500 ore di intercettazioni riguardanti il partito altoatesino Südtiroler Volkspartei (Svp).
Il Gip Federico Secchi ha infatti sentenziato la pubblicabilità delle intercettazioni contenute in un fascicolo di un’inchiesta archiviata.