Accoglienza, l'Assemblea Antirazzista all'arcivescovo Tisi: "Tante persone senza un posto per dormire". A Rovereto Petroni scrive al Papa: "Un piatto caldo ai senzatetto"
Due lettere, una all'arcivescovo di Trento Lauro Tisi dall'Assemblea Antirazzista e una a Papa Francesco scritta da Riccardo Petroni. Il tema è quello dell'accoglienza: a Trento mancano posti letto mentre a Rovereto manca un servizio per dare un pasto caldo a chi non trova posto nei dormitori
TRENTO. Un “nuovo apporto all’accoglienza”, un “esempio concreto che possa essere decisivo per consentire alle persone in strada di superare un momento difficile e possa contribuire ad aiutare la società trentina tutta a sciogliere le tensioni da lungo tempo accumulate, a ritrovare una più umana e razionale percezione della realtà e la fiducia nel proprio futuro”. E' una lettera – appello quella che gli attivisti e le attiviste dell'Assemblea Antirazzista di Trento hanno deciso di inviare all'Arcivescovo di Trento, Lauro Tisi per chiederle un aiuto concreto alle persone, in massima parte richiedenti asilo, che si trovano oggi prive di alloggio nella nostra città, e quindi prive di un posto al caldo in un dormitorio nei mesi più freddi dell'anno.
Sempre in tema di accoglienza, questa volta a Rovereto, a muoversi ancora una volta in queste ore è Riccardo Petroni che ha deciso di scrivere una lettera a Papa Francesco in merito alle necessità di attivare nella città della Quercia un servizio che possa dare un piatto caldo cucinato al momento ai senzatetto ed agli indigenti (e l’utilizzo dei servizi igienici) che non trovano un posto letto nei dormitori.
A Trento sono moltissime le persone costrette in queste notti a dormire all'addiaccio. Fino ad oggi si è fatto ancora troppo poco in termini di accoglienza.
QUI LA LETTERA APERTA DELL'ASSEMBLEA ANTIRAZZISTA
Per quanto riguarda Rovereto, invece, Riccardo Petroni chiede l'intervento del Papa affinché siano rispettati gli impegni che lo stesso Arcivescovo di Trento aveva annunciano nei mesi scorsi.
QUI LA LETTERA DI RICCARDO PETRONI A PAPA FRANCESCO