Oltre 170 esche avvelenate nascoste in un pascolo sul Baldo: indaga la forestale. In corso la bonifica dell’area
Dopo la segnalazione per un cane portato dal veterinario la forestale si è recata sul posto facendo una scoperta incredibile: il pascolo era letteralmente disseminato di esche avvelenate. Il sindaco: “Un gesto abominevole non c’è davvero nessuna giustificazione”
NAGO-TORBOLE. L’allarme è scattato ieri, 17 ottobre dopo una segnalazione per un cane rimasto avvelenato per aver ingerito un’esca contaminata. Il padrone dell’animale si trovava in un pascolo sul monte Baldo, nel territorio comunale di Nago-Torbole, quando si è accorto che qualcosa non andava. Dopo la corsa dal veterinario non ci è voluto molto per capire che l’animale aveva ingerito un boccone avvelenato.
Immediatamente è stata avvisata la forestale di Riva del Garda che si è recata sul posto facendo una scoperta incredibile: il pascolo era letteralmente disseminato di esche avvelenate. “Abbiamo attivato tutte le procedure del caso e diramato un’ordinanza”, fa sapere il sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi che conferma il ritrovamento di oltre 170 esche avvelenate. “La forestale ne sta recuperando ancora, erano nascoste anche nelle buche scavate da talpe, marmotte e altri piccoli roditori, è un gesto abominevole non c’è davvero nessuna giustificazione”.
Al momento sono ancora in corso le operazioni di bonifica (la forestale sta controllando una zona molto ampia in località Doss Remit-Prai di Stefenei) anche se si pensa che l’area di circa un paio di ettari sia circoscritta al singolo pascolo. Sul posto è stato chiesto l’intervento nel nucleo cinofilo antiveleno del Servizio di polizia provinciale di Belluno.
“Ovviamente vogliamo individuare il responsabile – assicura il sindaco Morandi – nel frattempo raccomandiamo alla popolazione di prestare particolare attenzione in particolare per bambini e animali domestici”.