"Massimiliano era un bravo ragazzo, sempre disponibile": i vigili del fuoco di Peio ricordano il giovane cacciatore ucciso dal colpo di un fucile. "Siamo in lutto"
Massimiliano Lucietti, il cacciatore 24enne morto questa mattina (31 ottobre) nei boschi di Celledizzo dopo esser stato raggiunto dal colpo di un fucile, faceva parte da diversi anni del corpo dei vigili del fuoco volontari di Peio. Le forze dell'ordine sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto
TRENTO. “Era un giovane disponibile, attivo, socievole: in poche parole un bravo ragazzo. Qui in caserma siamo tutti in lutto”. Sono queste le parole del comandante dei vigili del fuoco volontari di Peio Vincenzo Longhi dopo la tragica morte di Massimiliano Lucietti, il cacciatore di 24 anni che ha perso la vita questa mattina nei boschi di Celledizzo dopo esser stato raggiunto dal colpo di un fucile (Qui Articolo).
L'esatta dinamica dell'accaduto non è ancora chiara e le forze dell'ordine sono al lavoro per tutte le indagini e gli accertamenti del caso, tenendo aperta ogni ipotesi. L'allarme è scattato interno alle 7 e 30 di questa mattina e nonostante il tempestivo intervento sul posto della macchina dei soccorsi, purtroppo per il 24enne non c'è stato nulla da fare.
“Era un grande appassionato di caccia e pesca, di montagna – ricorda il comandante Longhi – e dopo aver fatto parte del gruppo allievi circa 4 anni fa era passato con noi volontari. A Celledizzo era sempre attivo nel Gruppo giovani, mettendosi sempre in gioco per dare una mano nell'organizzare eventi, feste e sagre”.
La morte del giovane, che lavorava come operaio all'interno delle Fucine Film, ha gettato nel lutto l'intera comunità ed in mattinata il primo cittadino di Peio, Alberto Pretti, aveva sottolineato come Massimiliano fosse un ragazzo “solare, inserito nella comunità”, ribadendo la vicinanza dell'Amministrazione alla famiglia della vittima.