Maltempo, allerta rossa in Veneto e arancione in Trentino. Scuole chiuse e manifestazioni sospese nel bellunese
L’allerta rossa è un evento poco frequente che impone di prestare la massima attenzione all'evoluzione del maltempo. L’appello della protezione civile: “Invitiamo tutti i cittadini a prestare la massima attenzione”. Su ordine del prefetto sospese le attività didattiche e le manifestazioni
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VENETO. Su Veneto e Trentino scatta l’allerta maltempo. Nei prossimi giorni, e con maggiore intensità tra sabato e domenica, un violento nubifragio colpirà le regioni settentrionali dell’Italia. Il Trentino è considerata zona arancione. Questa mattina, 2 ottobre, il Comitato tecnico in emergenza della protezione civile del Veneto si è riunito per un aggiornamento sulle previsioni in merito all’evento meteorologico che colpirà il territorio regionale a partire da oggi, ma con maggiore intensità nella giornata di domani, sabato 3 ottobre.
I modelli previsionali confermano sostanzialmente le previsioni di ieri che hanno portato le autorità ad emettere una allerta rossa per il rischio idrogeologico nella zona del Piave-Pedemontano e allerta arancione per rischio idrogeologico nell’Alto Piave, Alto Brenta, Bacchiglione e Alpone. Rischio idraulico nel Basso Brenta-Bacchiglione. I corsi d’acqua da attenzionare maggiormente nella fase acuta del fenomeno sono quelli della fascia pedemontana, come ad esempio, i bacini dell'Agno, del Chiampo, dell'Astico, del Muson dei Sassi e del Monticano. “L’allerta rossa – riporta Gianpaolo Bottacin, assessore alla protezione civile del Veneto – è un evento poco frequente che impone di prestare la massima attenzione all'evoluzione dell'evento, portando il sistema di Protezione Civile nella massima fase operativa”.
Proprio per questo, dopo un incontro in prefettura, le autorità hanno disposto la sospensione delle attività didattiche per la giornata di sabato 3 ottobre nelle zone rosse. I Comuni che dovranno chiudere le scuole sono: Alano, Alpago, Belluno, Cesiomaggiore, Chies, Feltre, Limana, Borgovalbelluna, Ponte nelle Alpi, Pedavena, Quero Vas, San Gregorio, Santa Giustina, Seren, Sedico, Sospirolo, Soverzene, Tambre. In tale contesto la protezione civile invita tutti i cittadini a prestare la massima attenzione alle proprie attività in particolare in prossimità delle zone a rischio.
Preoccupazioni confermate anche dal sindaco di Belluno Jacopo Massaro che ha fatto sapere di aver firmato un’ordinanza per la sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e la sospensione dello svolgimento di ogni manifestazione pubblica. “Speriamo che nella serata di sabato o nella mattinata di domenica la situazione migliori e si possa revocare l’ordinanza. Fino ad allora occorre attenersi a questa”, afferma il primo cittadino. L’ordinanza stabilisce inoltre: di non avvicinarsi a fiumi, torrenti e corsi d’acqua; di non sostare in prossimità di frane e smottamenti, di alberi, di zone a rischio di allagamento, come garage sotterranei, scantinati o zone depresse; di rimuovere o assicurare con attenzione lamiere o strutture che potrebbero essere portate via dal vento recando pericolo per le persone e le cose; di interdire gli accessi al fiume Piave.