Coronavirus, nuova ordinanza di Zaia: “In Veneto i test rapidi si faranno in classe, con risultato negativo si rimane a scuola”
Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati registrati 191 contagi, c’è una nuova ordinanza per consentire di effettuare i test rapidi direttamente in classe. Zaia: “Evitiamo di svuotare le scuole senza criterio, se un ragazzo ha il raffreddore non serve attivare la Nasa”
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VERONA. Fra test rapidi e tamponi, quasi 3,5 milioni, il Veneto procede sulla strada della prevenzione. Nelle ultime 24 ore sono stati 191 i nuovi casi di coronavirus (28.087, dall’inizio dell’epidemia) mentre nella sola giornata di oggi i positivi sono stati 62. Al momento in Veneto le persone attualmente positive sono 4.027. Per quanto riguarda i sintomatici rappresentano ancora una minoranza sul totale dei casi: 176 su 4.027 pari al 4,37%. Negli ospedali della regione rimangono ricoverati 234 pazienti, di questi 167 sono positivi e 67 negativi (29 persone si trovano attualmente in terapia intensiva). Salgono di poco dimessi dalle strutture sanitarie +3. Nel frattempo in isolamento ci sono 9.858 cittadini, il 40% di loro è positivo al Covid. I decessi legati al coronavirus restano fermi a quota 2189.
Il dipartimento di prevenzione veneto sta affrontando il problema dell’analisi differenziale per distinguere i casi di influenza da quelli di coronavirus. “Abbiamo trovato casi di persone contagiate dall’influenza – ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia – che erano positivi al Covid a loro insaputa”. Un problema secondo Zaia perché circa il 95% dei testati risulta asintomatico ma rimane importante riconoscere al più presto i casi di positività al coronavirus. Solo con la biologia molecolare si riesce a distinguere fra Covid e influenza: “Abbiamo già provato dei test con risultati incoraggianti ma la nuova frontiera è quella dei test rapidi, fra 15 giorni anche con questi potremmo essere in grado di distinguere se si tratta di influenza o covid”, ha detto Rigoli, primario di Microbiologia del Ca' Foncello di Treviso.
Importanti novità sul fronte scolastico compreso quello dell’infanzia, Zaia ha annunciato di aver firmato una nuova ordinanza modificando le misure prevenzione connesse alle attività scolastiche in presenza. I genitori degli alunni riceveranno un modulo per autorizzare il personale sanitario regionale a recarsi a direttamente in classe per effettuare i test rapidi. Il nuovo protocollo è riassumibile in questo modo: se si scopre un caso di positività in una classe, previa autorizzazione, il personale sanitario si recherà a scuola per effettuare un’operazione di screening sul posto. “Nel momento in cui c’è un positivo entriamo in classe con personale qualificato a fare la campagna dei test rapidi”, ha confermato Zaia.
Seconda novità le classi non finiranno più in quarantena preventiva: “Se dopo i test rapidi non si trovano positivi gli alunni potranno rimanere in classe, evitiamo di svuotare le scuole senza criterio”. Ad oggi sono 171 classi le classi che contano dei positivi per un totale di 187 studenti su una popolazione scolastica di 707mila alunni. Infine il Veneto vuole mettere medici e pediatri di base in condizione di effettuare un’analisi differenziale e stabilire quando uno studente può rientrare in classe: “Se un ragazzo ha il raffreddore non serve attivare la Nasa”, ha concluso Zaia.