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Coronavirus, Fugatti: "Sulla scuola no alla dad e proseguiamo così. Lavoriamo nelle pieghe del Dpcm per tenere bar e ristoranti aperti fino alle 22"

Ancora nulla di definito in Trentino rispetto al Dpcm comunicato in giornata dal presidente Giuseppe Conte. Il presidente Maurizio Fugatti: "Stiamo lavorando all'ordinanza. Pensiamo che se ci sono i protocolli per tenere bar e ristoranti aperti a pranzo, si possa chiudere dopo cena". Sulla didattica a distanza, invece, il Trentino tira dritto. "Il comitato scientifico ci ha detto che possiamo proseguire così"

Di Davide Leveghi - 25 ottobre 2020 - 18:47

TRENTO. “Lavoriamo nelle pieghe del Dpcm per valutare la possibilità di tenere aperti fino alle 22”. E' possibilista, il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. Il nuovo Dpcm comunicato in giornata dal presidente Giuseppe Conte potrebbe non essere completamente recepito nel territorio provinciale, dove rispetto a quanto annunciato in conferenza stampa molto ancora rimane da capire.

 

Tanti, dunque, i temi affrontati, dalla didattica a distanza per le scuole superiori (che secondo il nuovo Dpcm dovrebbero raggiungere il 75%) agli impianti sciistici, passando per le norme stringenti sugli orari di apertura di bar e ristoranti. È quest'ultimo elemento a lasciare aperte le porte alla categoria dei ristoratori della nostra provincia. “Nell'incontro tra presidenti delle regioni e delle province autonome avevamo avanzato al governo delle istanze che non sono state recepite – ha esordito Fugatti – bar e ristoranti devono chiudere alle 18, ma è chiaro che questi ultimi finirebbero per chiudere dopo pranzo”.

 

Non avere la cena rischia di far chiudere queste attività – ha proseguito – ma se c'è la sicurezza coi protocolli a pranzo, perché non ci dovrebbe essere a cena? Nonostante i presidenti delle regioni abbiano definito anche i rischi economici per queste attività, l'unica istanza che il governo ha recepito è stata quella della stranezza sulle domeniche chiuse. Lavoriamo, anche in contatto con Bolzano, nelle pieghe del Dpcm per dar vita a un protocollo che permetta a bar e ristoranti di chiudere alle 22 e non alle 18”.

 

Valutare se il percorso è percorribile” diviene un po' il mantra di questa conferenza, in cui Fugatti dà indicazioni chiare solamente sul campo della scuola. “Ogni scelta è presa in accordo con la parte scientifica. La componente sanitaria dice che possiamo continuare in questo modo. Il Dpcm prevede la didattica a distanza ma una prima lettura ci consente di continuare in presenza. Questa è la nostra volontà". Il Trentino, dunque, tira dritto e la scuola resta in presenza.

Sugli impianti sciistici, infine, Fugatti è anche in questo caso possibilista. “Come Provincia di Trento abbiamo esplicitamente chiesto che si studino delle linee guida con cui tenere aperti gli impianti anche agli amatori. Lavoriamo, anche con Bolzano, perché questa attività possa svolgersi in sicurezza”.

 

Bisognerà attendere l'ordinanza, dunque, per capire quanto del Dpcm sia stato recepito anche in Trentino. “Valuteremo se inserire anche una parte sui mercatini di Natale”, conclude Fugatti.

 

I dati, nella giornata di oggi, segnano numeri in continuità con gli altri giorni (QUI l'articolo). 

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