"Abbiamo tolto ai nostri bambini amicizie e socialità. Adesso togliamo loro anche l’aria?", i genitori contro la mascherina in classe scendono in piazza
I genitori che temono che un uso prolungato delle mascherine possa nuocere alla salute dei propri figli, sono pronti a scendere in piazza per protestare "in difesa dei diritti violati dei bambini". Sabato 14 novembre, dalle 15 alle 17 e 30, saranno in Piazza Dante. "Non chiamateci 'no mask'. Nessuno di noi è negazionista"

TRENTO. "Abbiamo tolto ai nostri bambini e ragazzi affetti, amicizie, sport, feste, socialità... adesso togliamo loro anche l’aria", questa la frase di chiusura di una lettera che Ilaria, una mamma di due bambini di 11 e 7 anni, ha scritto a ilDolomiti.it.
L'uso prolungato delle mascherine nuocerebbe alla salute degli studenti: questo, in sintesi, il pensiero dei genitori che sabato 14 novembre, dalle 15 alle 17 e 30, si troveranno in Piazza Dante per manifestare contro "i diritti violati dei bambini" (così è scritto sul volantino anche se le evidenze scientifiche dicono tutt'altro).
A promuovere la protesta è stato il neonato "comitato spontaneo di genitori per una scuola reale", che prende però le distanze dal negazionismo. "Non si tratta di un "no alle mascherine", ma riteniamo che la scuola stia già contribuendo molto al tentativo di limitare la diffusione del virus con una serie di regole che vengono religiosamente rispettate e che stanno funzionando", è infatti quanto si legge sul comunicato di accompagnamento all'invito alla protesta di sabato.
A mettere i puntini sulle 'i' e spiegare bene quelle che sono le ragioni che spingeranno i genitori a scendere in piazza, è infatti Ilaria con la sua lettera.
"Gentile Direttore, le scrivo in merito alla polemica sfociata in questi giorni riguardo l’uso delle mascherine in aula anche in posizione statica.
Faccio parte di quell’ampio gruppo di genitori che esprime le proprie perplessità e preoccupazioni riguardo alle conseguenze negative che potrebbe comportare un uso prolungato delle mascherine, anche otto ore di fila, salvo i 25/30 minuti della mensa.
Ebbene, da qui all’essere definita negazionista non ci sto! Ho sempre rispettato e fatto rispettare ai miei figli le regole anti-Covid. Ho sempre dato loro le mascherine chirurgiche certificate e non quelle fai-da-te, ho inculcato loro la necessità di lavarsi sempre bene le mani, questo ancora prima del Covid.
Leggere ora tutti questi articoli e commenti dal taglio giudicante e dal tono sprezzante che si permettono di definire noi genitori, che ci siamo permessi di esprimere un dissenso dettato da preoccupazioni che riguardano i nostri figli, negazionisti mi fa infuriare e non lo trovo corretto.
Abbiamo tolto ai nostri bambini e ragazzi affetti, amicizie, sport, feste, socialità... adesso togliamo loro anche l’aria".