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Sviluppo rurale, appello di Dallapiccola: ''Finanziamenti all'agricoltura, servono 15-20 milioni di euro. Zanotelli non commetta gli errori fatti con i giovani''

L'ex assessore: ''Il bando dell'operazione 6.1.1 non è stato rifinanziato: manca un milione di euro. L'assessora stia attenta alle prossime mosse, opposizione vigile''

Foto tratte da Facebook
Pubblicato il - 29 gennaio 2019 - 08:33

TRENTO. "L'assessora Zanotelli ha già fatto un errore con il premio di insediamento dei giovani agricoltorinon ne faccia un altro con gli aiuti a sostegno degli investimenti nelle aziende agricole". La materia è quella del sostegno all'agricoltura in Trentino: l'appello alla nuova giunta non può arrivare che dall'ex assessore Michele Dallapiccola.

 

L'intervento di Dallapiccola riguarda nel dettaglio la possibilità per gli agricoltori di usufruire degli aiuti previsti dall'Operazione 4.1.1 e dall'Operazione 6.1.1 nel quadro dei bandi del Piano di sviluppo rurale, secondo pilastro della Politica agricola comune dell'Unione europea. La prima contempla aiuti a sostegno degli investimenti nelle aziende agricole, mentre la seconda si rivolge ai giovani agricoltori per i quali prevede aiuti per l'avviamento d'impresa.

 

Operazioni che in Trentino già negli scorsi anni sono state finanziate con appositi bandi da Piazza Dante. "Negli ultimi anni si è sempre operato tramite un bilancio di previsione per la prima metà dell'anno, procedendo poi con un assestamento per la seconda metà dell'anno - ricorda l'ex assessore Dallapiccola - cosa che però non accadrà ora per il bando per la 6.1.1 aperto alla fine della scorsa legislatura".

 

In sostanza, spiega, il bando è stato aperto, ma non rifinanziato: "In Aula l'assessora ha detto di aver approvato la graduatoria e aperto un nuovo bando. Ciò significa che non è possibile il rifinanziamento di quello aperto nella scorsa legislatura. Avevo fatto una mozione, ma per tempo, anticipatamente. Se si fosse spostata più in avanti l'apertura del nuovo bando si sarebbe potuto rifinanziare quello vecchio".

 

La perplessità di Dallapiccola riguardano le date del nuovo bando per l'Operazione 6.1.1: "Copre il periodo dal 15 gennaio al 31 ottobre prossimo, ma che senso ha? Si sarebbe potuto rifinanziare la graduatoria vecchia e, magari, aprire il nuovo bando tra marzo e aprile. Il bando vecchio richiedeva 4,5 milioni di euro, ma così facendo ne è mancato uno che non si è voluto cercare".

 

Sempre secondo l'esponente dell'opposizione si porrebbe ora un duplice problema: "La scusa che si addurrà è che le persone possono fare domanda. Ma non è vero per tutti: c'è chi ha aperto la partita Iva da sei mesi e quindi non avrà più diritto di accedere al nuovo bando. Le persone poi ora non avranno la certezza di avere i soldi adesso, ma la speranza di averli tra un anno. Questo è molto diverso, in un anno possono succedere tante cose, uno cambia anche piani".

 

Il consigliere del Patt si rivolge direttamente all'assessora: "Un danno lo hai già combinato. Il 31 gennaio c'è la scadenza per l'operazione 4.1.1, presta attenzione a non commettere lo stesso errore. L'opposizione sarà sul pezzo. L'altro appuntamento importante, poi, sarà quello di ottobre con la scadenza del nuovo bando per la 6.1.1".

 

Il focus torna quindi sul sostegno agli investimenti nelle aziende agricole: "La 4.1.1 è praticamente tutto ciò che la Provincia dà all'agricoltura, per proseguire con il trend degli scorsi anni delle messe in disponibilità sono necessari almeno 15-20 milioni. Questo per fare almeno come noi. Se poi potranno essere finanziate le domande eccedenti farete meglio di noi e di questo saremo contenti. La Provincia potrebbe dimostrare un'attenzione particolare all'agricoltura intervenendo sul meccanismo del debito, come noi continuiamo a ripetere. Permetterebbe flessibilità d'intervento".

 

"Capisco che non lo vogliano fare perché in passato lo hanno criticato - conclude Dallapiccola - ma cento milioni alzerebbero la soglia del debito solo a 1,3 miliardi rispetto agli 1,2 a cui il debito iniziale di due miliardi di euro del dopo Dellai era stato abbassato. E consentirebbe di intervenire non solo sull'agricoltura, ma anche in tanti altri ambiti. Un esempio? Quello delle conseguenze del maltempo di ottobre".

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