Frana di Schiucaz, nella notte è avanzata di 10 centimetri. In aumento la velocità della colata. Interdetto l'accesso agli abitanti: ''Troppo pericoloso''
Paese sfollato nel Bellunese, sfumata la possibilità per i residenti di entrare nelle loro case a recuperare effetti personali. Fango e detriti si spostano sempre più rapidi
ALPAGO. È continuato nella scorsa notte e sembra stia accelerando con il passare delle ore il movimento della frana di circa 6 mila metri cubi di fango e detriti che incombe sull'abitato di Schiucaz, nel Bellunese (qui, qui e qui articoli).
A essere interessati dall'incombere della frana, che ha iniziato la sua discesa il 12 maggio scorso, sono la strada provinciale (la colata sta deformando la strada che si trova a monte della frazione nel tratto Fail, chiusa per sicurezza) e l'abitato di Schiucaz del comune di Alpago, appunto, che è stato isolato ed evacuato.
Le persone allontanate dalle proprie case sono state 17. Per oggi era prevista per loro la possibilità di un accesso alle loro abitazioni per recuperare beni di prima necessità, preziosi ed effetti personali. Un'eventualità purtroppo sfumata su consiglio dei tecnici che avrebbero sconsigliato, vista la pericolosità della situazione, un passaggio di questo genere.
"Nella notte è avvenuto un movimento di circa 10 centimetri" dice il sindaco di Alpago Umberto Soccal che si sta portando sul posto. E il movimento continua, fa sapere: "Sembra che nelle ultime ore si sia velocizzato".
Questo rispetto ai 5-7 centimetri di spostamento all'ora che era stato calcolato per la colata negli scorsi giorni. L'attenzione sul luogo, dunque, rimane altissima.