Enorme masso sfonda le barriere di protezione e si abbatte sulla strada. Santa Caterina raggiungibile solo dal Gavia
La località turistica della Valfurva da questa mattina è praticamente isolata. La frana, staccatasi dal mega-dissesto del Runion, fortunatamente non ha coinvolto persone perché la strada era chiusa di notte
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SONDRIO. Un enorme masso, questa notte, si è abbattuto sulla provinciale 29, la strada che collega Sant'Antonio a Santa Caterina, sfondando anche le barriere in cemento armato poste a protezione dell'asse viario visti gli smottamenti delle ultime settimane.
Fortunatamente non si registrano feriti ma ora il paese di Santa Caterina, frazione del comune di Valfurva sita nel Parco dello Stelvio e nota località turistica per gli amanti dello sci, è raggiungibile solo passando per il Passo Gavia. Provenendo dalla Valtellina l'unica possibilità è quella di percorrere la strafa forestale d'emergenza utilizzabile, però, solo con mezzi idonei (4x4) e dalle persone autorizzate (per esempio non i turisti o i proprietari di seconde case).
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La frana provocata dalle ennesime piogge cadute copiose questa notte, non ha coinvolto nessun veicolo perché quel tratto di strada è percorribile, già da quasi due mesi, solo dalle 7 alle 21: questo da quando a giugno l'Arpa aveva rilevato dei movimenti pericolosi nel mega-dissesto del Ruinon, monitorato da anni. Sono, quindi, state poste della barriere contenitive che però, questa notte non sono bastate. Il masso le ha abbattute finendo sulla carreggiata causando dei gravi danni e sfondando il guard rail.
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Sul posto da questa mattina sono presenti i vigili del fuoco, i carabinieri, i geologi e i tecnici per valutare la situazione e mettere in sicurezza l'area. Questo il post dell'assessore competente della regione Lombardia.
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